Un bel successo quello di Santopalato, nuova trattoria vicino a San Giovanni, che ripropone una cucina popolare ormai sparita con animo fresco. E’ la giovane Sarah Cicolini in cucina, che si destreggia tra maiale e manzo puntando comunque più che al filetto al quinto quarto. L’ambiente è spartano, reso gradevole dal bel recupero d’antan dei manifesti appesi alle pareti, una piccola carta dei vini è a disposizione, (ma al nostro tavolo sedevano due beoni del calibro di Alfonso Isinelli e Antonio Scuteri e si passsava con nonchalance dalla gazzosa allo champagne, dal vino biologico al grande barolo). Ai tavoli intorno giovani e famiglie intere con bambini: è un piacere quindi vedere l’ambiente così ben frequentato, peccato solo che il livello sonoro sia fuori controllo. Quanto alla cucina, merita senz’altro l’incoraggiamento per la varietà e la capacità nel trattare materia prima comunque difficile, che a volte potrebbe forse essere ancora più alleggerita, ma crediamo che il vero limite sia piuttosto nell’insistere fin troppo nel seguire la linea delle frattaglie senza alternare con piatti vegetariani che amplierebbero il respiro della cucina per dare anche un messaggio più salutistico e di sano equilibrio al menù. Il piatto migliore è stato senza dubbio l’elegante pancia di maiale, sontuosa anche in bocca, e lode anche alla papacella.