Vannulo, un nome ben moto agli amanti dei grandi prodotti d’Italia. E’ il tempio della mozzarella di bufala, un caseificio da visitare come un museo ma che al contrario di un museo (che raccoglie il meglio del passato), ti fa vivere il meglio del presente. Qui è nato il mito della mozzarella di bufala, grazie ad un imprenditore unico e preveggente come Antonio Palmieri che ha creduto nell’innovazione e nella sostenibilità quando queste parole non avevano alcun significato in un settore come quello caseario. Lui ha inventato un genere e praticamente ha inventato la mozzarella di bufala come la conosciamo oggi, sempre mantenendo fissa la direzione verso l’eccellenza senza compromessi. Se oggi la mozzarella è diventata quello che è, lo si deve molto alla sua opera. E ancora oggi il suo caseificio è la meta migliore che possiamo indicare agli amanti del genere.
Prodotti&Vini
che il riso della Riserva San Massimo fosse buono, non avevamo dubbi. Il perchè ci è poi parso chiaro visitando la Riserva, una grande area naturale e preservata che ci racconta come era affascinante la pianura padana prima che l’uomo la livellasse trasformandola nel plat pays del presente. Ci accompagna, e ringraziamo pe rl’attenzione e la pazienza, il direttore Dino Missignani, che ci fa scoprire i suoi mille e più angoli nascosti, da una prorompente natura vegatale che è poi l’habitat preferito da tantissimi animali (centinaia di caprioli, daini, uccelli) che è un piacere vedere. Il tempo era francamente brutto, eppure la giornata è stata bellissima.
Ci si inerpica per un breve ma ripidissimo tratto salendo gli stretti tornanti che portano all’azienda a su un breve pianoro ecco la struttura elegante e solare di Fongaro. E’ il regno di Tanita Danese, giovane instancabile ed appassionata titolare, che segue con determinazione e coraggio la strada intrapresa: vini spumanti di solo metodo classico, vini praticamente biologici visto anche la posizione quasi eroica dei filari, vini che offrono attraverso 6 tipologie un percorso completo per chi ama le bollicine. Siamo amanti dal pas dosè che qui è ben rappresentato e brindando con Tanita e l’amico Riccardo Penzo si discute delle potenzialità della denominazione Monti Lessini, in sicura crescita, ma con un potenziale ancora tutto da scoprire.
Lorenzo Fasola Bologna sta raccogliendo i frutti della sua rivoluzione green. E’ stato un vero pionere ponendosi dubbi, obbiettivi e traguardi ambiziosi dai primi anni 2000 quando la sostenibilità per i più era parola priva di significati concreti. Oggi Monte Vibiano può vantare di essere una delle prime aziende agricole al mondo Zero Emission. Questo grazie alle migliaia di alberi piantati e alle scelte aziendali. Vernici e colori naturali, bassi consumi energetici, riciclo, mobilità elettrica, fertilizzanti a basso impatto, green IT negli uffici ecc.. E questo si traduce in una produzione di vini ed oli sempre più interessante, come abbiamo potuto constatare nella presentazione fatta al Cavalieri Hilton dalla Guida Bibenda. A presentare l’Azienda il bravo ed esperto Paolo Lauciani, a descriverne l’impegno Lorenzo Fasola Bologna in persona con l’aiuto di Carlo Attisano ed Andrea Palazzetti. Con accanto i due esperti Costantino Gabardi e Claudio Castiglioni mi sono goduto i vari assaggi con la Vigna di Lorenzo top tra i vini.
Sotto alla bandiera del ciliegiolo di Narni troviamo un nucleo di produttori che ha deciso di puntare su questo vitigno per valorizzare al meglio la vocazione vitivinicola del territorio. Sono sei: Bussoletti, Marchesi Ruffo della Scaletta, Sandonna, Tenuta Cavalier Mazzocchi 1919, Tenuta Casale Milli, Tenuta Fabbrucciano. Li ritroviamo tutti alla Cantina dei Marchesi Ruffo della Scaletta, proprio sotto la Rocca di Narni per una degustazione aperta ad un gruppo di colleghi interessati a scoprire le potenzialità di questo vitigno poco ancora conosciuto, che in effetti si dimostra, attraverso le varie etichette, identitario, ma con ampia varietà di prospettiva. Ad organizzare la degustazione con il solito garbo è Carlo Zucchetti, e si finisce alla grande con il pranzo preparato per l’occasione dai Fratelli Serva della Trota di Rivodutri.
E’ inusuale a Roma poter assaggiare ben 5 Freisa, vitigno sicuramente non molto diffuso e conosciuto. Eppure un tempo non era così e nel tempo è comunque cambiata anche la Freisa che, complice anche il cambiamento climatico, si sta evolvendo. Esiste sempre nelle due versioni, mossa e ferma, ma qui a Roma i produttori hanno optato per la ferma, forse per sottolineare le potenzialità e le ambizioni di un vino largamente sottovalutato. Assaggiamo le piacevoli etichette in un contesto particolare come il Beef Bazar, un enorme locale che propone forse la più ampia selezione di carne (per origine, taglio e frollatura) disponibile nella Capitale.
Ennesima gara sui panettoni, questa volta a Roma nello spazio Boscolo dedicato al dolce. In parallelo la giuria assaggia i panettoni in concorso ed il pubblica assaggia i panettoni esposti nei vari stand mentre c’è uno spazio anche per presentazioni e dibattiti curato da Sara De Bellis. La formula ha successo, il pubblico fa la fila e si fa fatica a conciliare la voglia del panettone con il distanziamento sociale. Vince la Pasticceria Patrizi di Fiumicino nella categoria panettone al cioccolato, mentre un ex aequo premia la Pasticceria Barberini e la pasticceria Cattive Compagnie nella categoria panettone tradizionale. Da notare che in questa categoria i tre quarti dei panettoni in gara avevano la glassa
Bella gente nonostante la pioggia battente è convenuta al Mediterraneo, il bel ristorante del Maxxi per la presentazione dei vini dell’azienda di Guido Fendi in Maremma. Un’azienda per ora piccola,ma con un potenziale di vendita anche per i nuovi vigneti che saranno presto attivati. Varie le etichette, due vini spumanti con il marchio Trentodoc, due vermentini molto diversi tra di loro e soprattutto i due rossi sui quali punta l’Azienda, Burattini e il nuovo Fendente di maggiori ambizioni. Ci è piaciuto più il primo, piacevole ed equilibrato, del secondo, uscito forse un pò troppo presto, ma che probabilmente essendo la vigna molto giovane, ha un potenziale da non sottovalutare.
Festa all’EUR con i vini per tutte le tasche selezionati da Daniele Cernilli ed il suo team. Con molte etichette interessanti e convenienti da assaggiare e qualche buon prodotto come i grandi parmigiani reggiani d’annata del Malandrone. Un’occasione per salutare colleghie produttori venuti di persona a presentare i loro vini nella Capitale.
First dolce è un orginale boutique hotel di lusso dedicato al dolce con una pasticceria di alta classe firmata da Ciro Chiummo, campione del mondo nel 2019. Ieri è stata presentata la Velo Pastry Season, un’iniziativa che vuol fare di questo posto una vetrina dei migliori Maestri della Pasticceria italiana (e non solo) attraverso una serie di attività che saranno realizzate lungo il 2022. Iniziamo con il panettone e con 4 importanti Mestri Pasticcieri: Salvatore De Riso, Paolo Sacchetti, Denis Dianin e Luca Montersino. Ieri c’erano tutti (salvo Luca Montersino per precedenti impegni) e sono stati accolti con grande interesse da parte degli invitati presenti. Torneranno poi ognuno per poter presentare la propria produzione di dolci, mentre il panettone sarà in assaggio e vendita fino ai primi di gennaio. Queste le prossime date dei vari incontri (tutti nel pomeriggio, orientativamente dalle 16 alle 18): Paolo Sacchetti il 3 dicembre, Denis Dianin il 6 dicembre, Luca Montersino il 13 dicembre, mentre Salvatore De Riso ha presentato ieri alcune sue creazioni.