Di Redazione Witaly

Scola

Una locanda semplice con una cucina sicuramente più ambiziosa. Fausto Scola chef e patron, aiutato molto bene dalla moglie e dal figlio Gabriele in sala, è di quei cuochi maturi che ce la mettono sempre tutta.

Una locanda semplice con una cucina sicuramente più ambiziosa. Fausto Scola chef e patron, aiutato molto bene dalla moglie e dal figlio Gabriele in sala, è di quei cuochi maturi che ce la mettono sempre tutta. Insomma se Marchesi ha aperto il suo ristorante a poco meno di 50 anni, con qualche anno in meno si possono ancora fare sfracelli. Ogni anno una visita importante e, tra l’ altro, da quel Regis Marcon che nello sperduto St Bonnetlefroid ha stupito il mondo con la cucina dei funghi (e non solo). A noi, che non amiamo i menù monotematici, un sol piatto con i funghi, quello soprariportato, che è la bella e delicata apertura di un menù di buon livello, confortato da un grande pane, che si apre con una serie di misurati antipasti, continua senza cedimenti salvo nel finale, gioioso e giocoso, ma meno tecnico.

grissini di ceci

 

budino di toma brigasca con uova di quaglia e tartufo nero

 

spinacino dell' orto con passata di tuorlo sodo e tonno naturale e tartufo

 

ravioli di magro su passata di fagioli Gianetti e paglia di porro

 Fagiolo Gianetto di Nasino, poco distante da Castelbianco, prodotto tipico che si raccoglie proprio in questo periodo

pappardelle sette farine con ottimo ragù bianco di coniglio e timo

 

anatra del cortile con agrumi e scalogni

 

assortimento dessert

 

e assortimento colorato di cucchiaini per gli assaggi

 

e anche le posate ufficiali sono curiose, hanno l'impugnatura destra e sinistra

 

la pasticceria della colazione

 

con Salvatore, a sinistra, ma è il braccio destro, e Fausto Scola

 

Fausto Scola

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