Perbellini senza Perbellini funziona comunque bene. Non che non si senta l’assenza del grande chef (che ora opera con grande successo al centro di Verona), ma di sicuro la giovane brigata guidata da Francesco Baldissarutti, (11 anni con il maestro) è meritevole e Giancarlo dovrebbe essere contento di avere allievi così bravi. Anche la sala gira bene sotto gli occhi esperti di Paola Secchi e Fabrizio Franzoi, sommelier ed è una sala affollata, segno che la nuova politica di prezzi funziona. Con meno ambizioni, prezzi calmierati (anche per l’estesa carta dei vini) ci vengono portate al tavolo una serie di ricette sfiziose dal gusto centrato, sapori pieni, pochi azzardi ma anche poche sbavature. Buoni ma un pò “piacioni” i tortelli, un pò collosa la pancia di manzo, ma inizio e fine sono ad ottimo livello.