Marzapane a Roma

Mezzo anno di vita ed è già famoso, non un posto libero a pranzo o a cena da quando hanno aperto! Praticamente tra i colleghi eravamo gli unici a non esserci stati. Dobbiamo dire che le hanno azzeccate tutte: la location vicino a piazza Fiume dove transitano tantissime persone che contano; l’ambiente semplice  e gradevole da bistrot parigino (solo molto rumoroso) con la cucina a vista, i coperti piccoli e stretti che sembra di stare a Place Contrescarpe; la simpatia del team di guida: Alba in cucina, Michel in sala (una coppia formidabile, il gigante e la bambina) con Mario che coordina ed è gran comunicatore, e infine quella che è di questi tempi la cosa sempre più importante: l’ottimo rapporto prezzo qualità. Un passato dai Roca a Girona e soprattutto anni da Paco Torreblanca, il gran signore della pasticceria spagnola, e poi Alba è arrivata in Italia dove ha un pò girato (Giuda Ballerino e la Bandiera) prima di aprire questo ristorante. E’ ancora giovanissima e l’abbiamo vista perdere sul filo di lana contro un Marco Martini scatenato (ma ha 5 anni più di Lei) a Emergente Centro a Firenze. Eravamo quindi curiosi di vedere come si mangiava e dobbiamo dire che anche noi siamo stati conquistati dalla grazia di Alba e convinti della sua potenzialità. Certo è che il troppo successo impedisce l’approfondimento e il perfetto equilibrio dei piatti, cosicchè sembra a volte che manchi qualcosa, o che ci sia una cosa di troppo. I piatti migliori? Un’ottima ostrica abbinata al calvados e una leggera mousse al rosmarino. Dall’altra sponda mettiamo un gambero rosso un pò piacione banalizzato da un ingombrante pomodoro e un buon maialino coperto da troppe salse tutte dolciastre.

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