Venite tranquilli a scoprire quest’angolo di natura circondato da colline e vigne famose, ma soprattutto da un silenzio completo e dalla serenità del verde. Siamo ad un chilometro dal confine con la Slovenia ed è una bell’Italia quella che si presenta a chi arriva da fuori. Civile ed educata, come la bellezza pacata di questa saletta di pochi tavoli con cucina a vista dove Antonia e Romano Vi accoglieranno. Prima di loro scavalcherete l’orto, base concreta e dichiarata della cucina che declina verdure, fiori, erbe e tuberi ad ogni ricetta. Antonia la conosciamo da quando è nata (in questo settore), da quando ha improvvisamente abbandonato l’Università per intraprendere il nuovo percorso di cucina, da quando è capitata proprio qui vicino, a Ipplis, nell’elegante Baldovino, come semplice aiuto in cucina. Un’ascesa rapida e oggi per larga parte della critica è tra le donne chef più interessanti e di sicuro avvenire. Oggi che ha il “suo” locale, come Lei e Romano desideravano, eccola proporre il suo bel menù leggero e intrigante che con soavità originalità e finezza ci porta attraverso sapori, ricordi, accostamenti fortemente legati al territorio e alle scelte di Antonia. Lei non è vegetariana, nel menù la maggioranza di ricette contempla la presenza della carne o del pesce. Ma spesso è “presenza” da comprimario e non da protagonista. Pensiamo ai piatti con la rapa rossa, con il cetriolo, con la zucchina dove è sempre il componente vegetale che la fa da padrone. Piatti che meritano la citazione? Tanti, ma almeno ricordiamo zucchina e scampi, risotto e asparagi, topinambur e baccalà, friggitello e pompelmo, agnello e fragole. Ultimo plauso a Romano che ci ha deliziato con una serie di vini poco conosciuti di ottima beva, dal friulano di Sirch al Sacrisassi, dal riesling alsaziano Martin Schaetzel al pinot nero Antico Broilo.