Ciambella a Roma

Un tempo qui c’erano le terme di Agrippa, le più antiche di Roma. Della rotonda (ciambella) centrale era rimasto solo l’arco, poi nel seicento anche quello fu utilizzato come il resto per costruire edifici intorno. E’ rimasto solo uno spezzone dell’arco con sotto una bella edicola sacra. Di fronte è questo locale che in pochi mesi si è fatto buona fama. L’ingresso è piccolo, il bancone del bar e un paio di tavolini, ma poi si allarga intorno alla cucina a vista. Le due titolari si dividono i compiti: Mirka Guberit in sala, è brava veloce ed attenta, Francesca Ciucci in cucina (esperienza da Cristina Bowerman), propone una cucina decisamente legata al territorio, cosa non così comune in città. Qualche divagazione comunque c’è, o verso la Puglia, o verso la Liguria (vedi le farinate che non mancano mai nel menù), ma il cuore del menù rimane locale. Nel complesso un locale molto piacevole, con un prezzo corretto, ben frequentato, dove insomma ci si sta bene. I piatti a volte sono persino troppo “dialettali”, li vorremmo magari un pò più “puliti” senza qualche ridondanza e condimento di troppo. 

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