Da lassù Roma è una grande bellezza, ma anche dentro la Pergola si respira una grande atmosfera, da ormai venti anni. Sono ancora qui alcuni degli attori di allora, sconosciuti venti anni fa come Marco Reitano, e ci volle il coraggio di Fritz, il direttore, per affidare a questi ragazzi la costosa scialuppa che si apprestava a veleggiare verso l’orizzonte sconosciuto (a quei tempi) della grande ristorazione di albergo. Da anni ci godiamo la salita verso la perfezione che con inesauribile tenacia Heinz Beck porta avanti, e ce lo conferma puntualmente anche in quest’ultima esperienza, nonostante che ormai, giustamente, gli interessi dello chef varcano l’orizzonte romano e puntano coraggiosamente verso lidi lontani: Portogallo, Dubai, Tokyo per non parlare dell’Italia (Castello di Fighine e Pescara). Plauso alla sala e alla cucina e meritano la citazione l’elegante astice, la bella granita di mela e scampi, il coraggioso piccione quasi crudo e gli ineffabili dessert.