Un idea buona, quella di piantare un bosco di 18000 alberi a ridosso del Molino di Collecchio, ha dato vita ad un progetto ancora più ambizioso: quello di dare un esempio e di essere da stimolo per altre aziende, ma anche e soprattutto di far sì che l’esempio non resti una mossa bella e corretta ma che diventi parte integrante dello spirito e dell’attività dell’azienda (Agugiaro&Figna) negli anni a venire. Ed infatti l’1% del fatturato sarà d’ora in avanti investito nella sostenibilità, saranno finanziate alcune borse di studio, sarà fatto un tour d’Italia con slow food ed altre istituzioni finalizzato a rafforzare l’impegno in questa direzione. Ieri è stato presentato il progetto, ieri è stata per tutti noi una bella giornata.
Riccardo Agugiaro
Prima volta di Albergatore Day, l’evento ideato da Federalberghi Roma, al Convention Center La Nuvola, ed è subito un grande successo di operatori e di pubblico. Merito degli organizzatori (con Federalberghi, Leoanrdo Stabile e Key Comunicazione) merito della bella location, merito degli oltre 140 espositori che hanno affollato il bel parterre. Due giorni di convegni e incontri e per noi due giorni intensi di gare e di talk show. Siamo molto orgogliosi del backstqage di gara, veramente bello e spettacolare, dove i forni Moretti (per la pizza) e Rational (per gli chef) hanno avuto modo di mettersi in bella mostra. Backstage dove abbiamo anche realizzato interviste in diretta molto apprezzate e seguite. Ma anche il nostro spazio centrale ha avuto un seguito eccezionale. Numerosissimo il pubblico che ha seguito le premiazioni e le gare, e che è stato coinvolto nel talk show continuo che ha avuto nei due giorni oltre 50 applauditi protagonisti, per cui è impossibile nominarli tutti. Ringraziamo almeno Sara De Bellis e Nerina Di Nunzio che hanno aiutato me e Lorenza nella conduzione. Molto apprezzati anche i nostri espositori per l’alto livello dei prodotti esposti. I vini di Vinea Domini, Azienda Pallavicini, Famiglia Cotarella. L’acqua di Filette in eleganti bottigliette di alluminio, i tartufi di Urbani tartufi e il pecorino sardo di montagna e il guanciale delicato di Cibaria. Protagonista di molte ricette la pasta del Pastificio dei Campi e l’olio dedicato di Olitalia, le farina di Agugiaro&Figna sono state la base degli impasti della pizza, e il pollo di Amadori è stato richiesto in alcune ricette. Nel nostro cuore il grande parmigiano reggiano di Giovanni Minelli, presente con alcune stagionature pazzesche in nome del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Nelle due giornate di gara sono stati selezionati 3 finalisti per la pizza, 3 per gli chef (nomi e ricette li ritroverete nelle immagini che seguono) che rivedremo a Roma per la Finale di Emergente 2020. Importante novità la finale di Emergente Ricevimento, ideata proprio per celebrare questo evento, che ha visto prevalere Simone Valestra sulla comunque bravissima Benedetta De Pascale. Premiazione che si è svolta alla presenza di Antonella De Gregorio e Gianluca De Gaetano di Federalberghi, in rappresentanza del Presidente Giuseppe Roscioli. Ultimo ringraziamento al nostro team, Daniela Giulia Charline e Lucrezia, che ha lavorato intensamente al funzionamento dei tanti contenuti che hanno animato il nostro programma.
Tra i Partner di Emergente Pizza al Festival della Gastronomia di Milano ci sarà come sempre Le 5 Stagioni, la linee di farine di Agugiaro & Figna Molini dedicata alla pizzeria. Saranno al nostro fianco in occasione delle gare per le selezioni Nord dei Premi Emergente Pizza e Chef 2020, che si terranno sabato 30 Novembre e Domenica 1 Dicembre al MIND Milano Innovation District.
Nata dall’attenzione agli aspetti funzionali della farina e dall’alta specializzazione nel settore professionale, Le 5 Stagioni conta oggi più di 30 referenze declinate in farine bianche dai diversi valori proteici, farine originarie: integrali a granulometria fine, di tipo 2, di tipo 1 dai caratteri intensi e autentici per impasti che conservano masticabilità e scioglievolezza, farine da filiera controllata e certificata come la Linea Biologica e quella da soli Grani Antichi macinati a Pietra.
Le 5 Stagioni rappresenta la più completa e innovativa linee di farina per il pizzaiolo che vuole esprimere se stesso attraverso la sua storia, la sua personalità, e la sua passione.
Un nuovo ristorante che è anche un bel progetto. Si divide in due, lato gorumet e lato bistrot, di fronte l’orto, dietro il parcheggio. Dnetro spazi puliti, lineari con un bel bancone bar lungo la parete e la cucina dietro che si intravede. A gestirla dei giovani in sala e in cucina con Davide Tangari anche in corsa ad Emergente Chef (scuola di Cannavacciuolo ed altri). Non mancano le idee: a rotazione si propongono piatti di cucine etniche (con una mappa del mondo come guida), fantasia anche negli abbinamenti, ma non mancano comunque le chlassiche etichette scelte da una cantina in larga parte a vista. Anche il menù fa presuppurre impegno e qualità, ma siamo stati al bistrot e quindi rinviamo il giudizio ad un altro passaggio.
Anche quest’anno tra i Partner di Emergente Pizza 2019 al Festival della Gastronomia di Roma il 28 Ottobre alle Officine Farneto, troviamo le 5 Stagioni, la linee di farine di @Agugiaro&Figna Molini dedicata alla pizza.
Nata dall’attenzione agli aspetti funzionali della farina e dall’alta specializzazione nel settore professionale, Le 5 Stagioni conta oggi più di 30 referenze declinate in farine bianche dai diversi valori proteici, farine originarie: integrali a granulometria fine, di tipo 2, di tipo 1 dai caratteri intensi e autentici per impasti che conservano masticabilità e scioglievolezza, farine da filiera controllata e certificata come la Linea Biologica e quella da soli Grani Antichi macinati a Pietra.
Le 5 Stagioni rappresenta la più completa e innovativa linee di farina per pizza per il pizzaiolo che vuole esprimere se stesso attraverso la sua storia, la sua personalità, e la qualità.
Si è conclusa il 4 Settembre a Napoli la V edizione del Trofeo Pulcinella. Nell’Arena del Gusto del Villaggio del Bufala Fest, manifestazione sponsorizzata da Le 5 Stagioni, 120 pizzaioli italiani e stranieri si sono impegnati in tre diverse categorie di gara: “Tradizionale”, “Contemporanea” e “Senza Glutine”.
L’evento, presieduto da Attilio Albachiara e organizzato dall’Associazione Mani d’Oro, prevedeva la votazione di una giuria tecnica e di una giuria popolare che hanno decretato i seguenti vincitori: per la categoria pizza “Napoletana” la giuria tecnica ha assegnato il primo posto a Pasquale Miele, mentre la giuria popolare ha decretato vincitore Ken Imai. Per la categoria pizza “Contemporanea”, la giuria tecnica ha premiato al primo posto Giacomo Garau, la giuria popolare invece ha assegnato il primato a Salvatore Capasso. Infine, la kermesse si è conclusa con la premiazione per la categoria pizza “Senza Glutine” dove il vincitore assoluto è stato Aniello Mansi.
Un grande omaggio alla bufala questa festa che è ormai diventata un appuntamento annuale importante. E in questo caso la bufala con il suo latte, la sua mozzarella e la sua carne viene veramente declinata in mille modi lungo i trecento metri di stand ben allineati sul Lungomare. L’appuntamento forse più importante è il pranzo organizzato per celebrare le pizzerie “centenarie” di Napoli, quelle che da oltre un secolo non solo esistono, ma appartengono alla stessa famiglia. Presidente di loro è Antonio Starita. Non mancano quindi le buone pizze, ma tra una pizza e l’altra c’è anche l’occasione di vedere una Napoli insolita, sotterranea, e ringraziamo Agugiaro&Figna per l’organizzazione dell’interessante tour,
Abbiamo visto la genesi dell’Indaco grazie alla serie di Summer Dinner fatte per l’Hotel della Regina Isabella. Ed è anche grazie a questi eventi che è nato l’Indaco e con lui è cresciuto Pasquale Palamaro. Nel suo DNA l’isola, e soprattutto il mare che la circonda. Il locale in questi anni è ulteriormente cresciuto cpme brigata e come pubblico e tutto questo ci fa piacere. Gode di un bellissimo affaccio sull’ultima ansa del mare sotto la bianca ed alta scogliera ed in estate all’aperto l’emozione è anche maggiore. Il tempo ancora non permette il dehor e quindi siamo nella sala interna, un pò classica, dove le pietanze di Pasquale trovano forse ancora maggiore risalto visto che non c’è la distrazione del paesaggio. Molto scenico è il benvenuto che anticipa una bella sequenza di cucina di mare molto ben presentata, ma anche molto buona specie nei due convincenti primi, mentre il bel millefoglie di triglie si rivelava troppo salato al palato. Gran chiusura con il carosello dei dessert. Lode al servizio con l’esperto Tommaso Mascolo in primo piano.
Si chiude in bellezza la nuova edizione di “Emergente Pizza Napoli” che ha visto 11 candidati in gara da tutta la provincia partenopea. La location, il padiglione nel parco termale dell’hotel Continental di Ischia porto, coni suoi giardini tropicali ha donato la cornice perfetta per il benessere degli ospiti e lo spazio ideale dove posizionare i forni Valoriani per la competizione. Passa il turno per la selezione Napoli e provincia Nicola Falanga della Pizzeria Haccademia a Terzigno vicino a Napoli con la pizza creativa “Luna Caprese” pomodorino giallo del Vesuvio, provola di bufala Campana Dop, alici di Menaica, zest di limone, evo del Cilento. Premio “Tradizione” è condiviso pari merito da Carmine Argenziano della Pizzeria “Vincenzo Capuano” di Napoli insieme a Ivan Di Leva della Pizzeria “Basilico di Buona Pizza” di Caivano. Il Premio Creatività vede di nuovo allineati due pizzaioli di valore: Emanuele Riemma della pizzeria “PizzaNova” di Pozzuoli con la sua “Puttanesca Gialla” di pomodorini gialli, capperi, olive, menta e aglio ursino, mentre a pari merito vince Mario Severino di “Pizzeria Ciarly” di Napoli con la “Eduardo de Filippo” crema di zucchine e i suoi fiori, provola, speck croccante, stracciata di bufala, evo e basilico. Hanno consegnato i premi in assegno in valore di farina di “5 Stagioni” Pasquale Cozzolino della pizzeria Ribalta di NYC insieme a Johnny Di Francesco imprenditore italiano in Australia che ha creato locali a marchio “Pizza Dough”- entrambi testimonial dell’azienda “Agugiaro&Figna” – stanno in questi giorni girando un film sul tema della vera pizza italiana nel mondo.
Nicola Falanga ora dovrà sfidarsi con i colleghi delle altre zone d’Italia che hanno già avuto accesso alle finali: Fabiano Viscito della pizzeria “Battilapaglia” di Salerno, Gabriele Lucantoni della pizzeria “Sbanco” di Roma, Roberto Ferrone della Pizzeria “Al 384” di Roma – il pugliese Gianluca Morea della pizzeria “Torre Gavetone” di Molfetta. Inoltre ci saranno i colleghi che hanno vinto al nord: Lorenzo Sirabella della Pizzeria “Dry” di Milano, Giuseppe Monaco della Pizzeria “O Fiore Mio” di Faenza e Tommaso Correale della Pizzeria “Vesuvia” di Bologna.
Tutti s’incontreranno il 28 ottobre a Roma dove scopriremo chi sarà “Il Miglior giovane pizzaiolo d’Italia 2019”!