Un luogo un pò nascosto nei Monti Berici che cela un piccolo gioiello, Casa Del Rebene di Francesco Castegnaro e Claudia Serblin. Una posizione unica in mezzo ai boschi e alla natura in un angolo incontaminato senza capannoni e tralicci nemmeno in lontananza. Qui Francesco con l’aiuto di Claudia ha ristrutturato la vecchia casa, costruito una piccola cantina e accoglie ora pochi ospiti con grande garbo (e anche con un’ottima colazione grazie anche a Claudia). I vini sono solo rossi con un buon frizzante rifermentato in bottiglia. Quello che sorprende per eleganza ed equilibrio è il tai rosso. Li degustiamo in una cena tra amici, a tutto capretto (ottimo, peccato il troppo vino ci ha fatto saltare le foto), con alcuni ristoratori della zona, l’amico Bernardo Pasquali gran cerimoniere e Lorenzo Cogo, (presto padre, auguri) maturo ed ormai per nuove avventure (un piacere riabbracciarlo!)
Lorenzo Cogo
In gara per la finale nazionale del premio Emergente Sala 2019, che si terrà il 27 Ottobre al Grand Hotel Plaza di Roma, ci sarà Stefano Grandis, uno dei vincitori della selezione Nord del premio Emergente Sala che si è tenuta a Milano lo scorso Novembre.
Stefano Grandis, 24 anni nato a Schio (VI), ha iniziato ad appassionarsi all’accoglienza e alla figura di sommelier dopo gli studi all’Istituto alberghiero “ Pellegrino Artusi” di Recoaro Terme. Cerca di ramificare i suoi interessi in diverse tipologie di ristorazione, spostandosi di paese in paese, per trovare la strada più adatta a lui. Riuscendo così a trovare la sue passioni : stimolare e regalare un’esperienza unica all’ospite in primis, e l’affascinante mondo del vino e beverage, questi ultimi scoperto ancora solo in parte.
Dopo aver terminato gli studi Stefano atterra in Inghilterra, dove lavora per qualche mese all’Hotel Hilton di Leicester come Chef de Rang, per poi spostarsi al ristorante “ San Carlo Leeds” al fianco dello Chef Filippo Pagani, migliorando così la sua carriera professionale.
Da tre anni a questa parte il giovane emergente lavora come maître e sommelier al ristorante “ El Coq “ vicino allo Chef Lorenzo Cogo.
La visione di Stefano riguardo al mondo della Sala sembra essere molto chiara, vorrebbe affacciarsi su un servizio meno rigido e più informale. Mantenendo la professionalità e una precisione sempre più elevata, spostando i riflettori dal vino come unico abbinamento al cibo, e aprendo le porte a thè, fermentati, cocktail, Kombucha, centrifughe e tutto ciò che è necessario ad esaltare un piatto nel migliore dei modi.
Abbiamo un pò di nostalgia delle feste sulla spiaggia che hanno sempre caratterizzato questa Festa, ma quest’anno sono 50 anni di Pizza a Metro ed è obbligo festeggiarla. Grande festa quindi per le strade di Vico praticamente impraticabili dalla ressa della folla, ma anche dentro al vasto locale ci sono centinaia di persone venute a incontrare ed assaggiare i piatti di tanti chef (con il ricavato versato in beneficenza). In prima fila, applauditissimi, Tonino Cannavacciuolo e Gennaro Esposito, padroni di casa.
Un bel salto quello di Lorenzo Cogo, dal suo borgo natio al capoluogo. Ha scelto la piazza più bella, quei dei Signori, e un signor posto, dove si è potuto allargare a realizzare varie alternative. Ha anche validi sostenitori alle spalle e quindi pensiamo (e speriamo) che il tutto non sia effimero, ma magari possa rientrare un domani in un contesto anche più ampio. Negozio, bistrot e fine dining….ce n’è per tutti i gusti ed in effetti il personale non manca. La sfida è quella di dimostrare a tutti che, nonostante la sua giovane età, Lorenzo Cogo ha anche la stoffa dell’imprenditore, come ci vuole per dirigere una struttura complessa e articolata come questa. Sulla stoffa di cuoco non ci sono dubbi: ama le cose semplici, come la carne alla brace che segue personalmente nell’apposito forno dedicato, ma è bravissimo anche nella composizione corale di tanti ingredienti, riuscendo sapientemente a bilanciare cotture e sapori. E la conferma è arrivata puntuale: un inizio scandito con impegno crescente e realizzato con mano sicura, dal salmone con zucchine al fegato con il liquore, una piccola antologia non banale, anzi ad alto livello di rischio. Per assurdo un piccolo appunto va’ alle due cose più semplici, i ravioli (un pò troppo cotti e dolciastri) e la faraona leggermente umida. Gran finale con l’elegante dessert dedicato all’oro, di grande bontà.
Il Vinitaly non è una fiera internazionale del vino, ma una grandissima fiera del vino italiano. Italiani sono il 99% degli espositori, ma non mancano le chicche e le sorprese di vini che vengono da lontano grazie a qualche importatore e in questo caso grazie a Riccardo Cotarella, il più noto dei nostri enologi, la cui fama è arrivata per l’appunto anche in Giappone. Ed ecocci quindi ad assaggiare tre vini, un bianco (vitigno Koshu) e due rossi (merlot). Aromatico e piacevole il vino bianco, di ottima trama uno dei due merlot, e interessante davvero l’introduzione sulle problematiche delle vigne in un ambiente così lontano e diverso.
Fuor di dubbio che Lorenza Cogo sia tra gli chef più promettenti e considerando che è ancora giovanissimo non possiamo che ben sperare. Anzi più che speranza è ormai una certezza: venire a El Coq significa comunque fare una deviazione che ripaga. Un menù di due facciate, sul lato sinistro il grande amore per la materia prima, per la carne, per la griglia. Una serie di piatti, (c’è anche la selezione dei formaggi e degli affettati), dove si esprime la ricerca dell’ingrediente e il rispetto per la forza della semplicità quando la materia prima vale. La pagina di destra è quella che poi attira il gourmet e qui il percorso si differenzia, anzi sembra di andare quasi in direzione opposta: gli ingredienti in ogni ricetta si moltiplicano, provengono da paesi molto più remoti, le sensazioni e gli umori trasmessi sembrano vari ma anche incostanti e quasi capricciosi. Nel lungo percorso degustativo arriva un pò di tutto, tutto è mediamente più che buono e molto spesso anche ottimo (e questo conta e non poco), ma non si avverte ancora, e ci sembra voluto, la linearità dei grandi chef collaudati che tengono sempre il timone saldo anche se vanno a destra o a sinistra, quanto la spontaneità emozionale del giovane che segue l’istinto, la voglia, l’impulso dell’estro, per darti quello che gli passa in quel momento per la testa. La tecnica è tale che non sarete mai (o quasi) delusi, la sensazione finale è che ancora manca qualche linea di maturità, ma a 25 anni è più che normale. Tra i piatti migliori mettiamo le cozze affumicate, il fondale marino, l’ostrica alla brace, i cannelloni di acqua di pomodoro. Meno ci sono piaciuti la piovra in confit, i tortelli e la pluma.
Bello il Grand Hotel di Rimini dove pernottiamo e al mattino torniamo al villaggio del Festival per le Premiazioni. Il Trofeo Galvanina viene assegnato a personalità di spicco del settore, ed è un piacere consegnarlo a Gioacchino Bonsignore, giornalista e amico.
Grandi chef questa estate a Les Paillottes, il bel ristorante sulla spiaggia di Pescara con Davide Pezzuto in cucina e Andrea La Caita in sala. Grazie alla volontà di Filippo Antonio De Cecco si è potuta realizzare una sequenza di grande prestigio: venerdì scorso ha iniziaito Heinz Beck e ora a seguire ogni venerdì di luglio e agosto: Gennaro Esposito, Moreno Cedroni, Antonia Klugmann, Valeria Piccini, Lorenzo Cogo, Davide Pezzuto, Salvatore Tassa, Mauro Uliassi e concluderà nuovamente Heinz Beck con una serata di gala domenica 1 settembre.
Mettere in fila Heinz Beck, Gennaro Esposito, Moreno Cedroni, Mauro Uliassi ed altri ancora
Heinz Beck sarà il prima, venerdì 28 giugno, poi a seguire: Gennaro Esposito, Moreno Cedroni, Antonia Klugmann, Valeria Piccini, Chicco Cerea, Lorenzo Cogo, Davide Pezzuto, Salvatore Tassa, Mauro Uliassi ogni venerdì, nell’ordine, di luglio e agosto. Chiuderà nuovamente Heinz Beck domenica 1 settembre. Queste cene d’estate sull’elegante spiaggia delle Paillottes, saranno precedute da un incontro con lo chef all’ora di pranzo. Non è stato semplice mettere in fila tanti chef così famosi, ma alla fine ci siamo e la settimana prossima si inizia. Ieri mattina conferenza stampa di presentazione del progetto.
La presentazione della Guida del Touring Alberghi e Ristoranti 2013 a Riccagioia
Ieri, lunedì 19, si è conclusa con la presentazione della Guida Alberghi e Ristoranti d’Italia 2013 Touring Editore la manifestazione “Gli Chef di domani, gli Ingredienti di Sempre” a Riccagioia (PV). Qui sopra Lara Gilmore Bottura e Andrea Coppetta Calzavara in rappresentanza rispettivamente dell’Osteria Francescana e de Le Calandre.
Tutte le foto delle premiazioni saranno disponibili a breve sulla pagina Facebook Porzioni Cremona e Witaly.