Un bel finale quello di ieri sera, grazie alla location speciale (l’Hotel Eden), grazie ai ns sponsor, grazie ai giurati e soprattutto grazie ai concorrenti molto preparati che hanno subito e ben risposto alle moltissime domande che ci hanno fatto sforare i tempi, ma che hanno anche dimostrato la validità del format. Ricordiamo i giurati: Vincenzo Donatiello direttore di sala di Piazza Duomo tre stelle michelin che ha nell’occasione presentato anche il suo nuovo e godibilissimo libro (Io Servo) dedicato al mestiere più bello del mondo: il cameriere. E poi il padrone di casa Daniele Colombo F&B dell’Eden, il grande sommelier Gennaro Buono, la bravissima ed esperta collega Eleonora Cozzella, ed infine Helmuth Koecher patron del Wine Festival di Merano, l’evento forse più prestigioso d’Italia che tante volte ha fisicamente ospitato i nostri eventi. Una giuria estremamente qualificata che ha tartassato i 4 concorrenti: Carla Scarsella del nuovo ristorante Sintesi, una vera chicca di cucina contemporanea ad Ariccia; Manuel D’Ercoli l’esperto professionista della sala dell’Acquolina, ristorante stellato di Roma come il Convivio presente con il sommelier Giacomo Scatolini ed infine la giovanissima ma tenace Ilaria Schiavi di Materiaprima, osteria contemporanea di Pontinia. Una bella e appassionante sfida che si è conclusa con la vittoria di Giacomo Scatolini, ma onor del merito agli altri. Andranno quindi in finale in 4: Giacomo Scatoli vincitore della terza batteria con Francesca Sileoni e Andrea Diolaiuti exaequo della seconda, ed Emanuele Ritocco vincitore della prima batteria. A tutti i nostri ringraziamenti. Bel brindisi finale con lo champagne Extrè e le tartine al parmigiano reggiano di Fabio Cervio. Grazie ancora a tutti i nostri sponsor che hanno puntualmente seguito l’evento e posto anche loro tante domande interessanti.
Emergente Sala
Abbiamo avuto anche un’inaspettata visita di un Hacker, che ovviamente considerava la “sala” come una sua sala divertimenti. Superata l’intrusione la selezione è ripartita con un ulteriore, ma questa volta tutto sommato gradito, imprevisto finale: i sei giurati si sono equamente divisi tra Francesca Sileoni di Uliassi e Andrea Diolaiuti del Borgo San Felice. Ambedue infatti hanno dimostrato tanta qualità, ma ricordiamo anche gli altri due concorrenti: Alin Florin Bontas del Pellicano ed Elena Petronela del Mater (Hotel Tre Baroni), che non hanno affatto sfigurato a testimoniare l’alto livello di questa selezione. Alla fine abbiamo deciso di lasciare l’exaequo e ammettere ambedue alla finale. Ricordiamo i giurati: Andrea Giosuè F&B del Chapter che ci ospitava, Bruno Gambacorta di Eat Parade, Aldo Fiordelli Guida Espresso, Federico Bianconi Hotel Seneca, Massimo Di Cintio collega e ideatore di Meet, Andrea Zana gm dell’Hotel San Pietro di Positano. Al solito i temi della gara sono partiti dai prodotti degli sponsor (che ringraziamo per il loro sostegno a queste competizioni) per allargarsi poi a trattare i tanti problemi che il servizio di sala deve ogni giorno affrontare. Oggi pomeriggio va in scena l’ultima batteria, quella dedicata ai concorrenti del Lazio.
La prima volta (con una gara) in virtuale, e speriamo che il covid passi in fretta e che quindi sia anche l’ultima. Manca infatti un fattore imprescindibile, quello che ti dà l’emozione del contesto, la sensazione tattile della tensione quella che solo la distanza ravvicinata riesce a trasmettere. Comunque è sempre interessante e stimolante il confronto anche a distanza. Siamo quindi in pieno svolgimento con Emergente Sala selezione Centrosud. Ieri le prime due batterie.
Nella prima: Emanuele Ritacco del Borgo Rosso di Sera resort di San Lucido (CS), Giovanni Angelucci di Zunica a Civitella d’Agliano, Mariantonietta De Chiara di La Vela Blu ad Apice (BN), Antonio Manfredi calabrese ma chef de rang da George Blanc a Vonnas (Francia). A giudicarli Giovanni Pizzolante ideatore di Foodex a Lecce, Jacopo Arosio direttore Hotel Chapter sede anche dell’evento, Alberto Cauzzi presidente di Passione Gourmet, Gianni Sinesi direttore sala Reale a CastediSangro, Stefania Picchioni guida Espresso, Pino Cuttaia chef patron de La Madia a Licata. Andrà in finale Emanuele Ritacco per le sue risposte e la maturità dimostrata. Ringraziamo Olitalia, il Consorzio del Parmigiano Reggiano, Vinea Domini, la Famiglia Cotarella, il Caffè Moak, Carmasciando e L’azienda Dattilo della Famiglia Ceraudo per il loro sostegno all’evento.
VINEA DOMINI, NEL CUORE DEL VULCANO LAZIALE L’ORIGINE AUTENTICA DEL FRASCATI SUPERIORE DOCG
Si sogna e si viaggia con Vinea Domini, progetto ideato da Gotto d’Oro, la grande e storica cantina dei Castelli Romani, per valorizzare i vini del Lazio. Ancora una volta sponsor per EmergenteSala Selezione Centro Sud, evento che si svolgerà online sulla piattaforma Zoom il 17 e 18 novembre.
Vinea Domini è il contesto ideale nel quale dar vita a un più ampio dialogo e confronto tra clienti cultori dei vini di qualità. Fra questi non poteva certo mancare la bottiglia che per i Castelli Romani rappresenta la certezza di un’identità salda e le speranze per un futuro ancora prospero: il Frascati Superiore docg.
E’ esattamente in omaggio a tanta regalità che Gotto d’Oro scende nel cuore del vulcano laziale, sul quale sorgono i Castelli Romani, per cogliere la linfa più antica e preziosa in cui il vitigno docg Frascati trae la sua genesi, lasciando in dono ai suoi ammirati degustatori i sapori più autentici e vissuti di un’uva che rappresenta la tradizione e la storia del suo territorio d’origine.
CAFFE’ MOAK :Motyca per i greci, Motuca per i romani, Mohac per gli arabi
Witaly, come sempre ci tiene a portare a termine i suoi obbiettivi almeno alcuni, è per questo che abbiamo deciso di chiudere l’anno con le selezioni che ancora mancavano e che di solito si svolgono in primavera.
Parliamo di #emergentesala ( https://www.facebook.com/emergentesala/ ) l‘evento si svolgerà esclusivamente online sulla piattaforma ZOOM e in diretta FB e Instagram in due giornate: martedì 17 e mercoledì 18 novembre. A dare supporto ai concorrenti in gara, quest’anno sponsor al nostro fianco CaffèMoak , che grazie ai suoi progetti e concorsi diffonde il bagaglio intellettuale attraverso diverse forme d’arte.
Dal 1967 produciamo qualità e ricerca. Nati da un piccolo laboratorio siciliano, abbiamo messo radici in ogni continente, specializzandoci nel settore professionale del caffè. Da sempre ci teniamo a curare la selezione e la produzione di ogni monorigine. Una puntigliosità che secondo noi fa la differenza e che trasferiamo in tutte le nostre linee di prodotti: da quelle dedicate alle caffetterie alle miscele per la linea casa e ufficio. Scopri la nostra linea capsule My Music Coffee (https://store.caffemoak.com/prodotti/1/capsule)
Il territorio riparte da Vinea Domini, progetto ideato da una grande e storica cantina dei Castelli Romani per valorizzare i vini del Lazio: la Gotto d’oro. Nascono con questi essenziali presupposti i nuovi vini “Friccicore” e “Luccicore”, entrambi del brand ideato per identificare le qualità vitivinicole della regione. “Friccicore” e “Luccicore” sono rispettivamente un bianco con sentori di mela e fiori d’arancio prodotto con la Malvasia del Lazio, noto vitigno autoctono, e un rosato inedito prodotto con uve Syrah dagli intensi profumi di rosa e melograno. Queste due etichette hanno la peculiarità di essere dei vini mossi, vivaci. Queste caratteristiche li rendono unici nel loro genere e assolutamente adatti per essere i compagni perfetti per un aperitivo e non solo. Aspetti che li rendono vini perfetti non solo d’estate ma anche nelle altre stagioni. “Friccicore” e “Luccicore” sono due nomi affatto casuali, che rispecchiano la natura del progetto Vinea Domini di rimanere radicati sul territorio del Lazio e di Roma. In entrambi è presente il richiamo alla genuina romanità con la desinenza dialettale “core”. “Luccicore” è stato scelto per esaltare la luminosità di questo prodotto. Mentre “Friccicore” è un preciso richiamo all’espressione tipicamente romanesca, che sta a significare briciolo ed è utilizzata per indicare una breve ma piacevole sensazione che pervade ed inebria l’animo nei momenti particolarmente emozionanti. Come dimenticare la canzone “Tanto pè cantà” di Ettore Petrolini e l’espressione di Alberto Simeoni “Me sento ‘n friccico ner core”….?
“Friccicore” e “Luccicore” racchiudono la volontà di declinare insieme gusto, sapore e amore per il proprio territorio. La mission di Vinea Domini, infatti, è proprio quella di dare il giusto riconoscimento ai vini che nascono nel Lazio.
Al giorno d’oggi, grazie o per sfortuna alle informazioni che riceviamo da ogni tipo di social e comunicazione, chiunque sedendosi a tavola conosce ( o si prende questo diritto ) il tipo di prodotto che il ristorante propone. Ma presentare un prodotto di qualità non basta e negli anni il valore della Sala come elemento fondamentale per completare l’esperienza ristorativa a 360° è cresciuto sempre di più.
Questo l’argomento principale nell’iniziativa di Noi Di Sala : “ IL RUOLO DELLA SALA NEL RILANCIO DELLA RISTORAZIONE , prospettive e scenari futuri dal mondo dell’accoglienza.” Ospiti importanti del mondo del giornalismo e dell’enogastronomia. Una tavola composta dal giornalista Paolo Fratter ( Skytg24), Andrea Berton ( Ristorante Berton ), Marcello Masi (Rai), Paolo Marchi (Identità Golose) , Paolo Cuccia (Presidente Gambero Rosso), Alessandro Federzoni (Direttore Premiere Srl), Savino Muraglia (Frantoio Muraglia), Antonello Magistà (Ristorante Pashà), Rossella Cerea (Ristorante Da Vittorio), Alessandro Roja (attore), Marco Reitano (Presidente NDS e Chef Sommelier de La Pergola), Marco Amato (Responsabile didattica NDS e Maitre e Sommelier Imago), Alessandro Pipero (Responsabile Comunicazione NDS e Proprietario Pipero Roma) e Joe Bastianich.
L’intento è stato quello, e sarà, di accendere i riflettori sulla Sala. Non esiste più la figura classica del cameriere, di colui che porta i piatti, ma oggi il Maitre è considerato allo stesso livello dello Chef. Attraverso corsi professionali, è in grado di conoscere tutti i prodotti presenti in sala e in cucina con l’obiettivo di svolgere con competenza tutte le attività legate al servizio. Proprio perché lo studio è importante e bisogna valorizzare l’importanza della sala, Noi DI Sala, in collaborazione con la Gambero Rosso Accademy inizierà in tutta Italia un percorso di formazione : “Obiettivo Sala”. Lo scopo è sempre lo stesso, formare i futuri Maitre per rivalutare la professione del cameriere nella ristorazione odierna.
Merano Wine Festival 2020: Emergente Sala 2021 ritorna fra le bollicine.
Ritorna il premio Emergente Sala 2021.
Il Merano Wine Festival ritorna anche quest’anno a testimoniare l’inizio del processo di rinascita del settore. Produttori e visitatori si incontreranno nella cittadina sudtirolese dal 6 al 10 novembre. La kermesse permetterà di conoscere e celebrare i migliori vini e prodotti gastronomici selezionati anche quest’anno dal patron dell’evento Helmuth Köcher. In questa occasione ci sarà spazio per la nuova edizione del premio Emergente Sala 2021, selezione Nord. Luigi Cremona e Lorenza Vitali tornano in questo nuovo appuntamento, il primo post-COVID, che sarà previsto nelle due giornate conclusive, il 9 e 10 novembre, del Merano Wine Festival. I concorrenti dovranno cimentarsi in una competizione di alto livello. Dovranno dimostrare la loro preparazione in materia di accoglienza, conoscenza dei prodotti enogastronomici e servizio.
Non dimentichiamoci che il segreto per arrivare al traguardo finale risiede in primo luogo nella passione e l’amore per questa professione. Si inizierà il 9 novembre, con l’appuntamento al ristorante Hofstatter Garten, dove si svolgerà la prima prova pratica: la cena. I nostri concorrenti saranno giudicati da importanti ospiti. Il giorno seguente, in tarda mattinata e fino al primo pomeriggio, avrà luogo la prova orale presso l‘Hotel Therme . La seconda prova pratica si terrà nel primo pomeriggio, e prevede un servizio al buffet. Al termine dell’evento saranno annunciati i 3 finalisti, che accederanno alla finale nazionale che avrà luogo nell’autunno 2021.
Novità della 29^ edizione del Merano Wine Festival.
Questa 29^ edizione guarda alla prima edizione del 1992, e manterrà pertanto un format tradizionale. Ovviamente lo spirito di questa nuova edizione guarda anche al presente, si preannuncia infatti ricco di contenuti digitali. Ovviamente lo svolgimento della nuova edizione del Merano Wine Festival avverrà nel pieno rispetto delle norme anti-COVID. Le entrate giornaliere avverranno secondo una turnazione in due fasce orarie di visita. Sarà inoltre presente un presidio medico e un Sanitary Gate all’ ingresso per la sanificazione.
Sarà premura del patron Köcher presentare il programma affiancato da Ingrid Hofer, presidente dell’azienda di soggiorno di Merano, la quale ha rammentato l’importanza dell’evento al fine di valorizzare il comparto turistico della città. Fra le novità si segnalano il The Wine Hunter Tour, a cura di Andrea Pilotti di 5-Hats, e l’atteso appuntamento del Catwalk Champagne, un esclusivo percorso all’insegna delle bollicine selezionate dal patron dell’evento.
Quella proposta da Enrico Mazza e Gennaro Buono a San Marino non è stata una comune kermesse sulle bollicine. I due sommelier sono molto più che due semplici appassionati di vino. Alle spalle hanno entrambi 20 anni di esperienza nel settore, particolare che gli ha resi nel corso del tempo professionisti autorevoli. Abbiamo trascorso come relatori un’intera giornata apprezzando la funzionalità e la struttura dell’evento, destinato a ripetersi ed arricchirsi con visite sul campo, ovvero in prestigiose cantine europee. Proprio quest’ultimo aspetto è interessante per la possibilità di conoscere non solo i prodotti, ma anche i personaggi che vi ruotano intorno. Senza parlare dei pittoreschi ambienti che aggiungono ai vini tutto il loro fascino. Solo così si può percepire pienamente il mondo del vino, un mondo fatto non solo di sapore, ma anche di storia, ambienti e conoscenza. Un mondo che probabilmente non si smette mai di esplorare e scoprire.
La passione per il settore e la volontà di renderne più accessibile la conoscenza sono alla base del nuovo progetto di Mazza e Buono. I due esperti sommelier hanno infatti recentemente lanciato il primo programma italiano che abbina la formazione sul vino alla crescita personale. “Sommelier Coach” mira a formare professionisti nel settore, puntando su due programmi ed un Master interamente online. Un percorso di altissimo livello espresso in un linguaggio estremamente semplice, per dare la possibilità anche a persone senza esperienza di prendere parte al percorso. Non si tratta dunque di un comune corso di formazione online. Tutte le sessioni formative sono state testate con professionisti che oggi ricoprono ruoli apicali in alcune delle più importanti realtà del settore. Il materiale è costantemente aggiornato, permettendo così ai fruitori di mantenersi sempre a passo con le novità. In conclusione, “Sommelier Coach” è un progetto che non può non suscitare interesse.
Iniziamo da settembre per partire con alcune novità che riguardano la ristorazione e non solo.
Fa sempre piacere segnalare strutture e nuovi inizi a cui partecipano i nostri ex Emergenti , in questo caso parliamo del Ristorante La Piazzetta 2070 e di Tea Guerini, Emergente Sala Nord 2020. Il ristorante si trova a Sant’Eufomia , borgo nato alle porte di Brescia, dove la Piazzetta di Graziano Cominelli ( celebre protagonista della scena gastronomica e locale ) propone l’acquisto del suo locale storico allo chef patron Simone Frerotti : nasce la Piazzetta 2070.
L’ambiente accogliente e il servizio impeccabile incrociano una cucina netta, essenziale , ma ricercata. I piatti sono l’espressione della personalità di Simone, un mix delle sue esperienze di vita, appassionato di cucina fin da bambino. Compagna di vita di Simone, Tea Guerini ( ha vinto il premio “miglior fattore umano” Emergente Sala Nord 2020 ) si occupa dell’accoglienza ed a rendere l’esperienza nel ristorante memorabile. La carta dei vini propone oltre 150 referenze, puntando su etichette di nicchia meno popolari per valorizzare piccoli produttori di eccellenze nazionali e internazionali.
Come nasce l’idea e come è costituito il format La Piazzetta 2070
L’idea nasce da un incontro di quasi 15 anni fa, un piccolo stage di un paio di settimane che ha visto protagonista Chef Patron Simone Frerotti proprio all’interno delle cucine dell’allora “La Piazzetta” di Graziano Cominelli. Il format attuale è legato ai preziosi insegnamenti di Chef Cominelli: proporre una cucina di alto livello moderna e contemporanea, senza dimenticare l’identità e le tradizioni che da sempre contraddistinguono questo ristorante.
– Quali sono state le aspettative e le sensazioni dell’apertura e del primo servizio al pubblico, sia a livello di cucina che di sala
Le aspettative, molto alte, sono state soddisfatte. Non sono mancati un pizzico di tensione e un po’ di sana agitazione che hanno contribuito a far lavorare tutto lo staff con la giusta attenzione. “Siamo molto esigenti e cerchiamo di fare del nostro meglio per essere orgogliosi di noi stessi, del nostro lavoro e di ciò che offriamo ai nostri clienti” – Chef Frerotti.
– Che tipo di cucina fate? A livello di prodotti, cosa utilizzate?
Simone si definisce uno “Chef contempooraneo” proprio per la sua selezione dei prodotti. La cucina si basa su ingredienti etnici che ricostruiscono e rivisitano piatti storici di identità bresciana e territoriale.
– A livello organizzativo come è costituito lo staff di cucina e sala? Titolari e soci?
In cucina:
Chef Patron > Simone Frerotti
Sous-chef > Jacopo Ricchini
Chef de Partie (primi e secondi) > Ludovico Frugoni
Lievitati > mamma Francesca (la mamma di Simone)
In sala
Metre e sommelier > Tea Guerini
Aiuto salsa > Andrea Guglielmina