4 alberghi (Lungarno, Portrait, Continentale e Gallery), 3 ristoranti (Borgo San Jacopo, Fusion e Caffè dell’Oro), senza contare i breakfast, il servizio in camera, i vari bar e gli eventi. Insomma ha da fare Peter Brunel da quando si è insediato a Firenze. Siamo al Borgo San Jacopo, BSJ per tutti, elegante ben frequentato e soprattutto tanto frequentato visto che è sempre pieno e molti tavoli girano pure. Qui si siede la clientela elegante degli alberghi, abituata a lusso e coccole, ed è sorprendente quindi vedere che i due menù si intitolano: menù toscano e menù dedicato alla patata (patata, non crostacei o caviale). Vediamo il primo, per poi dedicarci più in là al secondo. Diciamo subito che dei due è quello che ci è piaciuto di più, leggero ed equilibrato, divertente anche se a basso rischio. D’altronde il rischio è già di per sè nella scelta del tema. Buoni gli spaghetti, golosa e piaciona la vellutata, si cade un pò in basso con una variazione senza un’idea trainante, si chiude in alto con un insolito e azzeccato sorbetto.