Tutti inneggiano allo chef, ma Alessandro Pipero sta qui a ricordarci come in un ristorante la figura di riferimento può tranquillamente essere in sala. Appartiene alla serie (non lunghissima purtroppo) di personaggi come Sirio Maccione, Lorenzo Viani, che ricevono e incantano la clientela che alla fine non si accorge nemmeno di chi sta in cucina.
Tutti inneggiano allo chef, ma Alessandro Pipero sta qui a ricordarci come in un ristorante la figura di riferimento può tranquillamente essere in sala. Appartiene alla serie (non lunghissima purtroppo) di personaggi come Sirio Maccione, Lorenzo Viani, che ricevono e incantano la clientela che alla fine non si accorge nemmeno di chi sta in cucina. Qui ovviamente c’è ed è fortunatamente bravo, Luciano Monosilio, sceso con Pipero in città calando dai Castelli per arrivare in questa piccola bomboniera ricavata dentro un albergo che al confronto ormai sfigura. Una cucina che è di gran classe e indubbia creatività. Sarà pure un pò copiata qua e là, ma ne vorremmo trovare di copie così ben fatte in giro per l’Italia! L’unico appunto che ci permettiamo di fare è sull’insistenza delle note dolci, ma si sa che queste ormai sono le predilette di larga parte del pubblico, anche tra i gourmet. Serviti alla grande, ma senza affettazione, una serie di assaggi, ben fatti, di cucina soprattutto ittica, ma dove il sapore del mare è scandito nei toni della polvere di caffè, di liquirizia, ed altro ancora e dove soprattutto non ci si annoia.