Pascucci al Porticciolo

Per i romani Fiumicino è “il” posto del pesce. Un tempo si andava lì a comprarlo (ma ancora adesso si pesca e c’è l’asta), e soprattutto a mangiarlo. A Roma erano tutto sommato pochi i ristoranti di pesce negli anni sessanta e settanta. Bastianelli divenne così famoso, poi anche la Perla, poi un declino dovuto anche alla nascita in città di una ristorazione di cucina di mare sempre più valida ed attraente. Ma negli ultimi anni Fiumicino è tornata alla ribalta e i meriti sono soprattutto di questa coppia: Vanessa e Gianfranco Pascucci, lei in sala e lui in cucina. Gianfranco è un autodidatta, ma è stato molto abile nell’andare in giro, assaggiare, capire e anno dopo anno elevare il livello della sua cucina. Mancavamo da quasi tre anni e il miglioramento è evidente. Adesso deve solo, secondo noi, curare qualche dettaglio, soprattutto nei primi un pò troppo appesantiti dal contesto, semplificare qualche preparazione che soffre di eccesso di manierismo, e migliorare il livello finale del pasto, cioè i dessert, che non ci sono sembrati all’altezza del resto. Ma nel complesso tutto o quasi è più che buono con il crudo di muggine e l’arrosto di calamaro come piatti migliori. Citazione d’obbligo va anche alla sala, con una girandola di vini in abbinamento, e alcuni di questi si sono rivelate chicche di rilievo, che hanno reso ancora più avvincente il percorso.

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