Il Mirazur è praticamente la prima cosa aldilà del confine. Non solo è quindi comodo, ma è anche piacevole e Mauro Colagreco è un vero personaggio oltre che un bravo chef. Nato in Argentina con lontani parenti italiani, è cresciuto in Francia e qui ha trovato il suo successo rilevando questo vecchio ristorante in bellissima posizione ma che aveva sempre sofferto. A due livelli con bella terrazza e soprendente giardino intorno ben attrezzato dove propone in estate persino un picnic (prezzo 45 euro a testa tutto compreso). La cucina risente dell’Italia nel senso che presenta molto spesso piatti dove le verdure e l’olio di oliva sono protagonisti. Citiamo il solo piatto che non ci è piaciuto, un’insalata tiepida di molluschi e gamberi con una salsa montata al burro. Poi il resto è un crescendo, dall’ostrica con pere al celebre (e straordinario) arlecchino di patate andine al gusto di caffè; e ancora l’ottimo pesce tropicale ben ravvivato dallo zafferano e il curioso e interessante tendine di vitella un pò colloso ma contrastato dalla nota agrumatica.