Farebbe felice Giovanni Longo e la sua guida “Fuoricasello”. Fatti pochi metri dalla barriera ci rilassiamo in un semplice e caldo ambiente coloniale. Romantica l’ atmosfera come il nome, La Capinera.
Farebbe felice Giovanni Longo e la sua guida “Fuoricasello”. Fatti pochi metri dalla barriera ci rilassiamo in un semplice e caldo ambiente coloniale. Romantica l’ atmosfera come il nome, La Capinera. Servizio al femminile delle sorelle di Pietro, Cinzia e Giorgia. Pietro, tornato a casa dopo l’ esperienza del nord, unisce tecnica ai ritrovati sapori siciliani, con ottimi risultati, soprattutto quando non si arrovella troppo il cervello (come ad esempio nella ridondante passatina di lenticchie bottarga olio e menta affumicata con il fumo di pigna presentata in barattolo, o nel tramezzino di gamberoni rossi con lardo e crema di broccoletti e salsa acciughe). Ma godetevi tranquillamente le tagliatelle di seppioline con maionese di uova di seppia, lo scampo con crema di zucchine e le sue uova salsa zafferano, i paccheri con scampetti salsa crostacei e mollica alle alici, la parmigiana di spatola con ricotta di capra, il pesce lampuga servito con caponata e salsa capperi, i buoni dolci finali. Mangiamo pesce, ma beviamo nerello mascalese, l’ ottimo Palari, visto i commensali con i quali brindiamo! Circa 55 euro. www.ristorantelacapinera.com Pietro D’ Agostino chef e patron.