Dieci anni di Fabio Spada e del Glass, nove di Cristina, sia lode a tutti e due, una delle coppie più efficienti e capaci della ristorazione italiana. Hanno portato innovazione e qualità in una delle aree più improbabili (Trastevere), hanno portato una cucina moderna e contemporanea che in larga parte mancava nella Capitale, e il loro nome è ormai ben noto a tutti gli appassionati e gourmet. Hanno già raggiunto importanti traguardi, ma siamo sicuri che nei prossimi dieci anni andranno ancora molto più avanti, questo perchè la capacità di lavoro è tanta, la mente è aperta, l’inglese è la lingua corrente. Insomma da Fabio e Cristina ci aspettiamo ancora molto. Per ora brindiamo con loro e ci godiamo (in una sala piena) una serie di assaggi che testimoniano la dimestichezza di Cristina con una tavolozza di ingredienti varia, con aperture a 360 gradi, con estro disinvolto e divertimento assicurato. I piatti migliori ci sono sembrati le lumache, dei mirabili gnocchi all’aglio nero, il polpo con chorizo (un bell’abbinamento!), la zuppetta finale estiva, in una serie comunque tutta da assaggiare con calma dove la nota dolente arriva solamente dal foie gras con gamberone e panettone, un piatto con troppi protagonisti.