Sesto On Arno di Matteo Lorenzini

Si torna sempre con piacere al Sesto On Arno, sia per la bellezza del posto che per la cucina. Le pareti tutto vetro lasciano la libertà di scoprire la bellezza di Firenze di notte, dentro l’illuminazione è volutamente bassa, ma i punti luce sul tavolo consentono di vedere perfettamente quello che arriva dalla cucina. Brigata giovane in sala e in cucina, quest’ultima guidata da Matteo Lorenzini, chef ancora molto giovane ma anche molto esperto con alle spalle lunga esperienza in Francia con anche Ducasse. E la sua cucina ne risente ampiamente. Precisiamo che quando diciamo questo per noi non è una nota negativa ma positiva. Siamo convinti della qualità della cucina d’oltralpe dove ogni chef che si rispetti dovrebbe comunque andare almeno per uno stage per apprezzarne il rigore, l’ordine, la programmazione, l’approccio mentale, l’orgoglio professionale.  E’ vero, a volte è una cucina un pò troppo elaborata e tende ad essere pesante, ma attualmente vanta anche una schiera di chef di assoluto rispetto che hanno imparato e assorbito la lezione di leggerezza. Tornando a Matteo questa lezione ancora non è forse del tutto acquisita (pensiamo soprattutto alle due paste che ci sono arrivate), ma dobbiamo dire che gli udon sono comunque un piatto di grande impatto visivo e gustativo da applaudire anche se stancanti per il palato. Per il resto una cucina classica di grandi ingredienti, dall’ostrica alle capesante, dal capriolo al tartufo, senza cadute, con anche i dessert curati e all’altezza del resto.

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