Di Redazione Witaly

CD ristorante a Portici

Le pendici del Vesuvio sono ancora un territorio tutto sommato vergine per la ristorazione di qualità, eppure storicamente da Pompei alle ville del miglio d’oro, non è mai mancata la qualità della vita. Ancora oggi qui a Bellavista sono numerose le belle dimore a testimonianza di un passato fastoso. Il presente è meno brillante, ma le potenzialità ci sono tutte. In pochi chilometri c’è una popolazione pari a quella delle grandi città senza una ristorazione che vada oltre la pizzeria, salvo le poche eccezioni di Viva lo Re, e il Poeta Vesuviano.

Le pendici del Vesuvio sono ancora un territorio tutto sommato vergine per la ristorazione di qualità, eppure storicamente da Pompei alle ville del miglio d’oro, non è mai mancata la qualità della vita. Ancora oggi qui a Bellavista sono numerose le belle dimore a testimonianza di un passato fastoso. Il presente è meno brillante, ma le potenzialità ci sono tutte. In pochi chilometri c’è una popolazione pari a quella delle grandi città senza una ristorazione che vada oltre la pizzeria, salvo le poche eccezioni di Viva lo Re, e il Poeta Vesuviano. Ecco CD, un bel locale, dotato di un dehor sensazionale, un lungo giardino che in stagione viene allestito con gazebo individuali. Dentro due sale nobili e una cucina ambiziosa. Lo merita il posto, e forse pure lo chef, Eduardo Estatico, ancora giovanissimo, sicuramente capace, ma forse già troppo sicuro di sè. I piatti non mancano di gusto e di sapore, ma il problema è forse l’opposto e il decalogo della “cucina per sottrazione” qui andrebbe imposto d’ufficio per cercar di ricondurre il volenteroso e bravo chef su una linea di cucina più moderna e interessante.

ingresso

la saletta

il giardino con i gazebi

uno dei gazebi

il pane

bignè di baccalà con friarielli, fonduta di provola di bufala, pomodorini infornati

cappuccino di seppia e piselli con spuma di latte e lemongrass

frittata allo scammaro con salsa scarpariello

rigatoni di gragnano alla carbonara con capesante

dettaglio

sinfonia di mela annurca

dettaglio

Eduardo Estatico

Armando De Benedictis in sala, lo chef, Pietro D’Orsi titolare, Luigi Oliviero direttore (ex Maschera d’oro  di Avellino, ben ritrovato Gigi!)

 

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