Casa Perbellini a Verona

Un bel salto da Isola della Scala a San Zeno, da un ambiente lussuoso a una sala informale, da un servizio in giacca e cravatta a uno in jeans e scarpe da tennis. Il coraggio non manca alla cucina che non è solo a vista, ma praticamente accanto e dentro la sala, senza alcun schermo. Una buona aspirazione limita la contaminazione degli odori, la mancanza di spazi obbliga ad una spesa praticamente giornaliera, insomma il senso di “casa” è garantito e non solo conclamato. I tavoli sono ravvicinati per assicurare un minimo di coperti che hanno a disposizioni varie alternative e percorsi da 50 a 120 euro (a pranzo 50), e possono anche scegliersi gli ingredienti di riferimento del menù. Conosciamo da 30 anni Giancarlo Perbellini, le aspettative con uno come lui sono ovviamente alte, e dobbiamo dire che non ci delude nemmeno questa volta. E non solo per aver ideato un concept moderno e originale (bonus!), ma anche perchè la sua cucina è sempre attuale, sceglie spesso la via dell’appagamento pieno del gusto, ma questo crediamo non deve essere una critica, ma un pregio. Mancano a volte nella sequenza delle ricette le sfumature sull’amaro e sul piccante, ma il percorso risulta comunque vario e interessante, e non fa certo rimpiangere le finezze del precedente ristorante. Tra i tanti piatti assaggiati veramente da lodare sono il baccalà con i topinambur, i ravioli di mais, la quaglia affumicata, mentre ci ha meno un risotto ben cotto ma poco contrastato.

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