Carignano dell’Hotel Sitea

Mancavamo da oltre 20 anni, a quei tempi Bartolini era il direttore, Fabrizio Musso giovane assistente e Vito Andresini al food&beverage, erano i tempi della prima ristrutturazione dell’albergo. Oggi si rinnova ulteriormente affiancando all’ottima ospitalità anche una ristorazione di livello. La famiglia Buratti è sempre al comando, i due fratelli cresciuti e oggi responsabili, Fabrizio Musso è diventato direttore e Giuseppe,  fratello di Vito, è maitre del ristorante Carignano. Il progetto è ambizioso, il vecchio ristorante si è moltiplicato per 3. La bella e nobile sala è ora riservata agli eventi, tra qualche settimana aprirà il bistrò con affaccio diretto sulla strada, e dall’altra parte è stata ricavata una piccola sala per il gourmet. A guidarla Fabrizio Tesse, tanti anni con Cannavacciuolo e poi da solo sempre ad Orta che ora raddoppia, anzi triplica con il prossimo bistrò, le sue responsabilità. A dargli man forte e presenza continua è il giovane Marco Miglioli, capace e brillante che gestisce una bella brigata. Ci propone un menù lungo ed ambizioso, che spazia tra tanti generi alternando ingredienti nobili a quelli meno nobili, con larga presenza di foglie e radici. Menù impegnativo, ma che si mantiene leggero, grazie all’attenzione ad evitare salse e intingoli pesanti, con un occhio anche alla presentazione, ma senza arrivare all’esasperazione. Il tutto scorre in modo piacevole e naturale, con il carpaccio di ostrica, la testina fritta e il cervo che lasciano il segno, mentre dei ravioli troppo sottili e un ombrina troppo cotta ci sono piaciuti di meno.

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