Arnolfo, questione di stile

Questione di stile, dal voiturier che ti prende e ti parcheggia la macchina, al perfetto accueil, già si capisce che sarà una serata speciale. Conosciamo i fratelli Trovato da oltre 30 anni, e confermiamo che la ricerca e la cura del dettaglio è sempre stata presente e non ha mai conosciuto pausa. La loro è una domanda continua che fanno a loro stessi, ma anche ai Clienti: dov’è che possiamo migliorare? Nel confort della camera, nella dotazione del frigobar, o nelle amenities della camera e del bagno e via dicendo. (Basta guardare la perfezione delle pralines o dei chicchi di uva (tutti uguali) messi a scacchiera sul tavolo). Ricerca che ovviamente arriva al tavolo del ristorante dove ogni oggetto è stato pensato studiato e inserito in modo non casuale sia nella bella sala invernale che nella splendida terrazza prospiciente la collina che è un vero incanto. La ricerca del particolare e dell’estetica ovviamente si riflette anche nella cena, dagli stuzzichini iniziali alla pasticceria finale è una sequenza di ingredienti squadrati con rigore, pennellate di salsa senza sbavature, colori in giusto contrasto. Delizie per gli occhi, ma anche per il palato: Gaetano Trovato è chef preparato di lungo corso ed esperienza ed è in grado di affrontare qualsiasi cosa, con risultati più che lusinghieri anche se non con la stessa perfezione stilistica. Nel lungo percorso tra gli antipasti meglio l’anatra della capesanta, meglio le mazzancolle dei troppo aciduli carciofi. Tra i primi svettano i tortelli di piccione, e tra i secondi un ottimo maialino. Ma quando Vi alzate per andar via sarà difficile dimenticare il senso di benessere complessivo. Nel’occasione poi al tavolo accanto il piacere di salutare due ristoratori del calibro di Natascia Sarandrea e Luca Caruso.

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