Ventesima edizione di Capolavori a tavola, organizzata come sempre da Simone Fracassi: un esempio di come con determinazione, testardaggine (e un pò di incoscienza), una persona di valore riesca a smuovere e a trascinare un territorio, nel caso nostro il Casentino, splendido, orgoglioso della sua peculiarità ed eccellenza, ma forse proprio per questo poco aperto verso l’esterno. Anno dopo anno Simone è stato capace di far arrivare qui personaggi di valore nel settore enogastronomico che non poco hanno contribuito alla sua crescita. Gli ultimi anni, per colpa del covid, sono stati particolarmente impegnativi, ma Simone è uno che non demorde. A lui va tutta la mia stima ed il mio affetto per quello che è riuscito finora a realizzare. Speriamo che continui, magari aggiornando un format che a volte sembra distrarre troppo dagli obbiettivi della manifestazione.
Gaetano Trovato
Una bella location, all’aria aperta (ideale con questo caldo) tanti prodotti e tanti chef in azione per raccogliere fondi per la charity. Capolavori a Tavola è un bell’evento che attira l’attenzione di tanti sul Casentino, una delle aree più interessanti d’Italia sia pe ril paesaggio che da un punto di vista gastronomico. Simone Fracassi lo anima con misura ed estro e sono tanti gli amici che vengono anche da lontano per partecipare a questa gioiosa kermesse.
Ogni anno il premio di Italia a Tavola è un momento di incontro, di considerazioni sulla stato di salute della ristorazione e ovviamente anche di festa. I convegni hanno visto una partecipazione attenta ed attiva delle istituzioni, a cominciare dalla presenza del ministro all’agricoltura Centinaio che ha ricordato a tutti che è anche ministro con delega del turismo, il fratello minore spesso dimenticato. La festa ha goduto della perfetta scena che la Paggeria Medicea di Artimino è in grado di evocare e la presenza di tanti chef ha reso la serata godibile e piacevole.
Un premio che è ormai un classico del calendario gastronomico. Dobbiamo dare atto ad Alberto Lupini di averlo fatto crescere con simpatia e semplicità, nonostante che quando si affrontano le classifiche le insidie sono ad ogni angolo. C’è sempre un Convegno ad aprire il Premio, quest’anno si è parlato di Turismo Gastronomico, ed i numeri impietosi hanno fatto vedere quanto l’Italia abbia perso per non aver puntato sul questo settore come avrebbe dovuto. Gran finale all’Otel, una location in periferia sud della città, con una carrellata di chef e prodotti di prima grandezza.
Questione di stile, dal voiturier che ti prende e ti parcheggia la macchina, al perfetto accueil, già si capisce che sarà una serata speciale. Conosciamo i fratelli Trovato da oltre 30 anni, e confermiamo che la ricerca e la cura del dettaglio è sempre stata presente e non ha mai conosciuto pausa. La loro è una domanda continua che fanno a loro stessi, ma anche ai Clienti: dov’è che possiamo migliorare? Nel confort della camera, nella dotazione del frigobar, o nelle amenities della camera e del bagno e via dicendo. (Basta guardare la perfezione delle pralines o dei chicchi di uva (tutti uguali) messi a scacchiera sul tavolo). Ricerca che ovviamente arriva al tavolo del ristorante dove ogni oggetto è stato pensato studiato e inserito in modo non casuale sia nella bella sala invernale che nella splendida terrazza prospiciente la collina che è un vero incanto. La ricerca del particolare e dell’estetica ovviamente si riflette anche nella cena, dagli stuzzichini iniziali alla pasticceria finale è una sequenza di ingredienti squadrati con rigore, pennellate di salsa senza sbavature, colori in giusto contrasto. Delizie per gli occhi, ma anche per il palato: Gaetano Trovato è chef preparato di lungo corso ed esperienza ed è in grado di affrontare qualsiasi cosa, con risultati più che lusinghieri anche se non con la stessa perfezione stilistica. Nel lungo percorso tra gli antipasti meglio l’anatra della capesanta, meglio le mazzancolle dei troppo aciduli carciofi. Tra i primi svettano i tortelli di piccione, e tra i secondi un ottimo maialino. Ma quando Vi alzate per andar via sarà difficile dimenticare il senso di benessere complessivo. Nel’occasione poi al tavolo accanto il piacere di salutare due ristoratori del calibro di Natascia Sarandrea e Luca Caruso.
14 anni di Capolavori a Tavola non sono pochi, sia per la continuità, che per il crescente successo. Borgo a Corsignano diventa ogni anno più piacevole e vivibile, ma non è facile portare in fondo al Casentino oltre 300 persone. Merito è di Simone Fracassi, grande macellaio, ma anche personaggio a tutto tondo, vero mattatore della serata. Ancora una volta ha riunito ottimi prodotti, vini eccellenti, ma soprattutto gente motivata. E c’è stata anche la ciliegina sulla torta, la raccolta dei fondi per un’Istituzione benemerita come l’ospedale dei bambini Meyer di Firenze.
Grande Cucina e Grande Serata in un curioso spazio eventi di Milano scoperto da Claudio Sacco, viaggiatore gourmet. Una location inusuale suggestiva ed esclusiva un pò come vuole essere Grande Cucina. 4 chef per 4 piatti ben riusciti, in particolare il risotto cucinato in condizioni non semplici (tanti bagni intorno, ma nessuna cucina attrezzata). Tanta bella gente che ha applaudito al coraggio di lanciare una rivista di profilo alto e mirato in un momento non certo facile. Siamo coinvolti anche noi e ci uniamo all’applauso, sicuri del successo che non potrà mancare visto anche l’impegno dell’inimitabile Carla Icardi, direttore della Rivista, donna creativa affascinante e decisa.
Il pomeriggio di sabato, tra risotti e non, ha visto esibirsi nella cucina allestita per il cooking show all’interno di Fiera in Campo i fratelli Costardi, Sandro Serva, Gaetano Trovato e Domenico Cilenti. Quattro momenti per otto ricette che hanno emozionato il pubblico. A fine giornata sono stati assegnati premi simbolici che hanno nominato miglior prodotto il Lime di Sicilia di Rocca Coop, miglior azienda la Masseria Fornara di Elio Pierciaccante e miglior ricetta il tortino di riso ai mirtilli con porcino caramellato al whisky, crema di riso all’origano cubano e pinoli tostati dei fratelli Serva.
Riso. Colture & cotture: Fiera in Campo 21-23 febbraio 2014 Vercelli: i partecipanti, Gaetano Trovato
Nato in Sicilia, nella provincia di Ragusa, Gaetano Trovato proviene da una famiglia contadina. Frequenta la scuola alberghiera in Svizzera e comincia a lavorare in Germania e poi in Olanda. Il rientro in Italia è a Colle Val d’Elsa, dove vive la sua famiglia, e si comincia con una trattoria di prodotti tipici toscani. L’estro di Gaetano non rimane nascosto a lungo e nascono nel ’90 le sue prime specialità, i suoi interventi d’arte che danno nuova vita ai piatti della tradizione. La sua è una cucina ricercata e ricca di passione.