Venissa con 4 chef

4 chef o 4 capipartita? In fin dei conti sono solo definizioni. Qui in cucina dopo Paola Budel e Antonia Klugmann, ecco che ci ritroviamo 4 ragazzi, o meglio 3 con una persona più matura. E anche in sala comunque sono tutti giovani e non sarà un caso che è il giovane dei Bisol, Matteo, a seguire per conto della famiglia la struttura. Una scelta innovativa e anche coraggiosa che presuppone armonia in questa curiosa brigata di chef, ben ripartita anche tra elementi femminili e maschili. E dobbiamo dire che non ci si annoia a tavola, sia per gli ottimi vini che arrivano, sia per i numerosi assaggi che la cucina ci manca. Ognuno ha il suo stile, Sabina sfoggia ottima tecnica per la sua età, predisposizione al piatto frammentato ad arte, un pò di approssimazioni negli equilibri; Andrea, allievo di Marco Martini, si presenta da buon romano, un pò invadente, ma lascia il segno con i suoi ravioli e le sue ruote; Michelangelo ha lavorato a lungo con la Klugmann ed infatti i suoi secondi pur di carne e pesce, si ricordano per la componente vegetale: infine Serena chiude in linea con dei corretti dessert dove manca solo una conistenza croccante a dare lo sprint. Morale: è bello vedere tanti giovani all’opera in questa bella cucina, speriamo che durino a lungo insieme, sarebbe bello davvero!

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