Di Redazione Witaly

un certo non so che….

ravioli di cacciagione

“non so che…” questo lo strano nome di un ristorante (frazione capitan loreto di spello, www.nonsoche.com)

“non so che…” questo lo strano nome di un ristorante (frazione capitan loreto di spello, www.nonsoche.com)

titolo stranamente azzeccato! Infatti non si capisce bene cosa sia. Un bel parco e una bella piscina fanno presupporre molti banchetti, ma la cosa in realtà non sembra poi avvenire nella realtà. C’è un tentativo di eleganza nella mise en place disturbato dai troppi tavoli, serrati manco fosse una pizzeria (cìè anche quella ma è da un’ altra parte). C’è un “couleurcafè”, un nome impegnativo per un cocktail bar dove però abbiamo visto servire normali affettati….. Insomma ero già preparato al peggio.

Non che poi abbia mangiato bene, però indubbiamente c’è volontà, voglia di fare, e il cuoco, Riccardo Benvenuti solo 30 anni, se troverà il modo di frequentare qualche cucina a modo, riuscirà sicuramente ad esprimersi a buon livello.

Sorvoliamo su un gambero troppo sapido su crema di cavolo nero, su un foie gras annegato in una crema di castagne e cacao, sugli strigoli di pasta fresca iperbolici nel condimento. Note positive arrivano dal resto, una variazione (e sì che non le amo) di baccalà dignitosissima, una cialda con il cioccolato banco semplice e buona, i tanto abusati paccheri presentati in modo interessante e spettacolare  e soprattutto il piatto migliore, dei ravioli di caccia con un ripieno di grande intensità perfetto bilanciamento e presentati in modo moderno ed elegante. Da soli valgono il viaggio e i 45 euro di un conto onesto. Ultima cosa : da assaggiare le birre, alcune veramente notevoli.

 il cuoco , Riccardo Benvenuti 30 anni

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