Cosimo Torlo per anni si è mosso tra Torino e Roma per poi adesso definitivamente allocarsi nella sua città madre e aprire l’Enoteca dove realizzare il suo sogno e il suo amore per il vino. Siamo vicini a Porta Nuova e il locale si estende su due livelli con una serie di ambienti piacevoli e perfino una ampia sala dove realizzare piccoli eventi. Qui aiutato dalla moglie in sala, dalla figlia e da un giovane chef in cucina, propone una formula che potrebbe pure essere gradevole se non fosse per i tempi lunghi e disarmanti del servizio.
Cosimo Torlo per anni si è mosso tra Torino e Roma per poi adesso definitivamente allocarsi nella sua città madre e aprire l’Enoteca dove realizzare il suo sogno e il suo amore per il vino. Siamo vicini a Porta Nuova e il locale si estende su due livelli con una serie di ambienti piacevoli e perfino una ampia sala dove realizzare piccoli eventi. Qui aiutato dalla moglie in sala, dalla figlia e da un giovane chef in cucina, propone una formula che potrebbe pure essere gradevole se non fosse per i tempi lunghi e disarmanti del servizio. Speriamo che il rodaggio finisca per esprimere un giudizio più attendibile. Un salto poi a Kitchen poco distante, di là della stazione , un ambiente piccolo, con cucina giovane e brillante senza troppe pretese, ma gradevole.
Enoteca Torlo
ingresso
interno
in cucina Diego Dogliani con la figlia di Cosimo
il pane
panna cotta al gorgonzola con porri croccanti
guancia di vitello con patate aromatiche
terrina di foie gras e maialino da latte con peperoni e banane caramellate
non proprio convincente questa simbiosi mare monti
polpo su salsa delicata al sedano rapa e crema agli agrumi di Sicilia
siamo al Kitchen, chef Marco Pilia
un ambiente informale
una saletta sempre piena (aperta solo la sera)
e un menù competitivo e allegro (segnaliamo: “quel diavolo d’un pollo” e poi “sei un baccalà”)
