E’ un piacere ritrovare Roberto Allocca, ex vincitore di Emergente Chef tanti anni fa, qui a Marennà dove è arrivato dopo la permanenza a Relais Blù. Dal mare alla collina, dalla piscina all’orto che a breve sorgerà accanto alla cantina. Si è subito acclimatato, d’altronde conosce bene questi posti ed abita poco distante. Anche il locale si è aggiornato ed ora sfoggia una bella winery che sembra un nido al centro della sala. La brigata è giovane sia in sala che in cucina e merita ricordarne i nomi. In sala Vincenzo Mancinelli, Martina Serino, Gianluca Onorato e Carmine Caiazza. In cucina con Roberto Allocca ecco Giovanni Battista Polcari, Michele Greco, Mattia Barbarisi, Pasquale Fontanelle. La gentilissima Francesca Onorato ci fa assaggiare alcuni vini dell’azienda tra i quali come non citare il Feudi Studi ed il Serpico per la loro classe! La cucina di Allocca si fa subito apprezzare per la ricchezza del gusto, per la varietà di ingredienti utilizzati nel rispetto del territorio, per la buona tecnica evidenziata. Qualche ricetta risulta ancora un pò ridondante ed il percorso andrebbe ancora alleggerito, ma per l’appunto molto si punta sull’orto che dovrebbe essere attivo a breve. Tra i piatti migliore è da citare l’elegante agnello e i due buoni primi, da migliorare la parte finale della cena con i dessert buoni ma non all’altezza del resto.
Roberto Allocca
Gli incontri on line con i nostri sponsor, giornalisti ed ex Emergenti Chef continuano. Questa volta ospiti del Webinar 2020 Rocco e Priscilla Lutrario di Cibaria Srl, Francesco Apreda ( Idylio by Apreda at Pantheon Iconic Hotel ) , Roberto Allocca ( Ristorante Marennà , Feudi di San Gregorio ) . I 5 già Emergenti ( Rocco Santon Patron Chef del Ristorante Noir, Luigi Destino Patron Chef di Destino Ristorante, Tommaso Calonaci chef di La Buona Novella al Grand Hotel Minerva, Tommaso Zoboli Sous Chef di Pascucci al Porticciolo e Attilio De Sanctis junior Sous Chef di Zunica 1880 ) hanno preparato per l’occasione delle ricette con i prodotti inviati da Cibaria. Protagonisti dei piatti sono il Pecorino Romano D.O.P – Selezionato e affinato da Cibaria srl e il Guanciale stagionato a bassa salinità della linea “I Salumi di San Rocco”.
Le ricette che i nostri ex Emergenti Chef hanno proposto per questo incontro web sono: Bottone di guanciale cotto sulla griglia, glassato con una salsa di pecorino romano dop infuso nel fieno ed un fondo di rosmarino, foglie di cumino e pimpinella di Attilio De Sanctis; Conchiglioni in farcia di pecorino romano dop e guanciale San Rocco, su crema di Talli di Zucchine e Polvere di peperone Crusco di Luigi Destino; “Vignarola Estiva”, un panna cotta al pecorino romano dop con insalatina estiva di fagiolini, borlotti freschi ed aneto, fichi e acqua di pomodoro e guanciale croccante di Tommaso Calonaci; Vellutata di pecorino romano dop, guancia di maiale brasata e polvere di guanciale di Rocco Santon; “Carbonara in 2 servizi. Riflessione sul tempo” ovvero pappa reale di guanciale e pecorino, proteina di pecorino romano dop soffiata, maionese di carbonara e polvere d’alghe di Tommaso Zoboli.
E qui riproponiamo alcune immagini dell’ultima giornata, sicuramente la più densa di emozioni, con le premiazioni dei ristoranti meritevoli del centrosud (e ringraziamo veramente i tanti ristoratori arrivati anche da lontano), e poi la finale del Premio miglior Chef Emergente d’Italia 2015. Come sapete Olvier Piras dell’Aga di San Vito Cadore ha vinto su Gianfranco Bruno de La Masseria del Falco di Forenza e su Nikita Sergeev de L’Arcade di Porto San Giorgio. Ancora complimenti a loro e penso sia interessanti rivederli in queste foto.
Roberto Allocca al Relais Blu
E’ una bella e buona cucina quella di Roberto Allocca, già vincitore del Premio Emergente alcuni anni fa, e Graziano Caccioppoli anche lui giovane e già esperto. Nell’incanto di questo Relais i piatti scorrono piacevoli, eleganti, con sfoggio diffuso di materia prima nobile, comunque ben manipolata e a volte in modo anche non banale: in una media alta di assaggi (che non erano pochi e quasi tutti di ottimo livello), citiamo solo le due cose meno interessanti, la creme brulèe al foie gras e i dessert. Sia lode quindi ai due giovani in cucina, e a tutta la brigata di contorno, però a quell’età qualche rischio in più ogni tanto va preso.
Ben cinque nuove stelle (una in più dello scorso anno) tra chef che sono stati finalisti nelle nostre selezioni a testimoniare che il nostro Premio del Miglior Chef Emergente trova un riscontro reale. Brindiamo con grande soddisfazione a Nicola Dinato, Matteo Mentasti, Giusppe Costa, Roberto Allocca e Marco Martini. In particolare sottolineamo che tutti i vincitori della finale nazionale hanno fino ad ora ottenuto l’ambita stella!
Ci dispiace innanzi tutto per chi la stella la perde, non sono in tanti, ma ci sono almeno due perdite dolorose: La Tenda Rossa e Agata&Romeo. Numerose le nuove stelle, ma nel rango di una, mentre l’alta classifica langue: nessun nuovo tre stelle e solo due nuovi due stelle. Si fermano l’Alto Adige e il Trentino (anzi arretrano), in avanti il sud: Sicilia e Campania (ormai la regione più stellata) e avanza quest’anno una sorprendente Toscana….effetto Renzi?
Carlo Cracco sarà impegnatissimo e famoso, comunque non si dimentica del suo ristorante. Ci accoglie (anche se poi deve scappare via) nel suo ristorante dove ci troviamo tra un nugolo di volti nuovi, in sala come in cucina. Resiste il buon Sangi, l’unico superstite della vecchia brigata di sala, mentre in cucina il giovanissimo Luca Sacchi, che fece ottima figura a Emergente di due anni fa, ha preso il posto di Baronetto, e si destreggia come può con i nuovi e giovanissimi arrivi. Non è semplice sostituire Baronetto&Co in una cucina così complessa e d’avanguardia. Luca ci prova, sente la responsabilità e ce la mette tutta. Il risultato è confortante, lo stimoliamo a perseguire traguardi ancora più ambiziosi, e ci godiamo una gradevole serie di stuzzichini dove primeggia l’insalata russa caramellata, per poi cadere nella normalità di una lingua di vitello con scampo che non trovano la giusta fusione, risalire con i buoni ravioli di latte di capra in versione autunnale, e il ben contrastato carpaccio di fassona con acciuga e nocciole, e finire in frenata con una volenterosa ma un pò semplice composizione di sorbetti. Speriamo che le due brigate, di sala e cucina, si siano ora assestate, indispensabile presupposto per ritornare sugli altissimi livelli di prima.
Ci piace Ravello, e questo Palazzo Sasso (il nome pare sia destinato a mutare), che ha non poco contribuito ad arricchire la fama anche gastronomica del paese. Pino Lavarra ormai da tanti anni ripropone con fedeltà e continuità encomiabile la sua cucina, volutamente ricca e ridondante a volte, e noi personalmente raccomanderemmo un maggior minimalismo.
Pippo Dalla Vecchia, presidente del Circolo Savoia, può essere ben fiero del suo regno: il Circolo ha lasciato tutti i visitatori a bocca aperta, per come è bello ed è tenuto. E pensiamo che il nostro evento abbia contribuito a farlo conoscere meglio. Un evento che ha visto rispetto alle scorse edizioni, un numero almeno doppio di visitatori, e gli espositori in deciso aumento. Sono cifre che testimoniano la validità dell’evento che rappresenta anche l’unica vera vetrina della cucina giovane ed emergente d’Italia. Arrivederci (per il Sud) al 2013, mentre le altre sfide del Centro e del Nord si avvicinano. La Finale sarà a Roma lunedì 22 ottobre alle Officine Farneto.