Due ragazzi di 32 anni stanno dietro a quest’avventura. Il luogo è bello: una vecchia stalla con granaio e orto ben riadattata a ristorante con anche una corte interna piacevole e vivibile in estate. Dentro la sala è suggestiva, la cucina è a vista. Giovanni è un napoletano ormai diventato quasi autoctono, ma di tanto in tanto le origini riappaiono e rendono la cucina più intrigante. Non ha fatto grandi esperienze, cerca di supplire con grande passione, mostra un lato creativo nelle sue ricette e attenzione alla buona materia prima. Il risultato è lodevole, ma certo è che con un pò più di tecnica e misura, sarebbe anche migliore. Ci è piaciuto ad esempio il baccalà mantecato, un pò sottotono i due primi.