Eravamo curiosi di conoscere il ristorante dei Bastianich e facile sarebbe criticare uno che critica molto come Joe Bastianich. Ma anche se non tutto è perfetto, sono tantissimi i motivi per lodare questa struttura: l’alto investimento, l’aver dato fiducia a tanti giovani in sala e in cucina, il giusto equilibrio della proposta (un correto mix di eleganza, professionalità e freschezza visto anche se siamo in aperta campagna e non in città). C’è un’aria efficiente e distesa che induce a rilassarsi e lascia crescere le aspettative, che, una volta tanto, non sono disattese. Lo chef Eduardo, si muove bene tra forno Jasper e padelle, ed accanto ha Kelly efficiente e tosta. I piatti scorrono veloci, pieni di sapori allegria e colori, con qualche sottolineatura di troppo, qualche vivacità eccessiva a scapito della finezza, ma sono anche quei contrasti che la gente poi apprezza. Manca forse l’acuto, il piatto che spicca e che si fa ricordare, ma dobbiamo anche dire che manca la caduta, la nota sbagliata. Non cercate ovviamente il territorio che qui è appena e solo sfiorato, ma la godibilità è assicurata, anche nel finale: i dessert della giovane Annie sono ineccepibili e interessanti, anche se meriterebbero una presentazione meno frettolosa.