Maison du Gourmet a Parma

In questa piccolissima frazione di Parma si è sempre mangiato bene. Qui ci sono I Due Platani, tempio indiscusso della cucina tradizionale, mentre quattro passi più in là, in una struttura di ampio respiro a due livelli, si è sempre proposta un’alternativa. Un tempo si chiamava Piccolo Principe, ben gestito con una cucina poco tecnica ma personale ed elegante. Oggi è un’altra coppia, giovane, che ha reso il locale più bello e luminoso e, sicuramente, con più ambizioni: Martina Chianese e Benedetto Crosta, ambedue in sala, appassionati di questo lavoro. In cucina hanno chiamato un altro giovane, Vincenzo Dinatale poco più che trentenne. Si era, anni fa, distinto a Emergente Chef, ora lo ritroviamo molto più maturo, tecnicamente irrobustito da un’importante esperienza dai fratelli Roca a Girona. E qui da sfogo al suo estro, che sembra inesauribile, in un menù che per gli amanti del gourmet è una chicca golosa e che fa onore al titolo del locale. Ogni piatto è uno sfoggio di cultura e di complicazione, con qualche inevitabile inciampo vuoi per fraseggio ridondante, vuoi perchè la crescita non è ancora terminata come è ovvio vista l’età. Tra gli antipasti spicca un coraggioso cuore marinato intelligentemente accoppiato a mandorle croccanti, tra i primi decisamente meglio le due paste secche (molto lavorate ma senza perdere in golosità), mentre il risotto e i tortelli restano confusi. Troppo coperti pure i secondi anche se si apprezza l’estetica del nasello e si chiude con due dessert che puntano sul dolce (nella cucina gourmet non è scontato) con successo. Un locale da seguire per i tanti stimoli, non ultimo la sala giovane e cortese e il segnale positivo che arriva dall’abbraccio di Martina e Benedetto con Giancarlo Tavani, il patron (uno dei due) dei Due Platani: la qualità si può esprimere in stili e tecniche diverse, ma è importante fare sistema.

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