Di Luigi Cremona

L’Osticcio a Montalcino

Ecco uno tra gli articoli scritti prima della sospensione dell’attività ristorativa dovuta al Covid-19.

Il locale da poco è stato rinnovato ed ora consente un affaccio fenomenale sulle pendici di Montalcino sia dalla sala a livello, sia dalla sottostante cantina che in fondo ospita un altro bel tavolo. Si respira aria professionale grazie all’accoglienza di Alberto Ponziani, giovane ma esperto professionista già incontrato all’Atman, e alla cucina di Ronald Bukri, anche lui incontrato giovanissimo nella bella brigata di Lopriore al Canto di Siena. Nonostante l’appartenenza ad una Cantina (Rinaldi) la selezione è ampia e soddisfa gli esigenti palati in visita nella famosa città del vino e la cucina mostra pure lei indubbie ambizioni con qualche lentezza nel ritmo (lunga l’attesa per il secondo giro), alternando cose ottime a qualche incertezza. Ma nel bilancio le prime prevalgono: ottimo l’innovativo cibreo come in genere i piatti di carne (il capriolo e il topinambur). Gli spaghetti burro e parmigiano e il calamaro sono belli e attraenti, ma la paprika non bilancia l’acidità necessaria nel primo e anche nel secondo manca un po’ d’equilibrio. E’ un locale molto gradevole, allegro, ben frequentato, che invita al ritorno e fa presagire una buona evoluzione.

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