Di Luigi Cremona

La Terrazza dell’Eden a Roma

La vista è talmente bella che rischia di togliere la scena, ma questa volta anche la cucina ci è sembrata all’altezza. In una sala orgogliosamente piena di italiani (quando normalmente qui si parlano le lingue del mondo ed è un bel segnale in tempi di covid-19), si mette in mostra il servizio curato e attento al particolare (non è sempre così scontato anche in un 5 stelle) e Fabio Cervio ci propone una serie di assaggi convincenti. Se nel passato a volte la sua cucina ci era sembrata un pò involuta e barocca, questa volta punta decisa al gusto netto con meno orpelli. Sugli scudi l’anguilla, elegante il pollo (da applaudire che sia un pollo e non il solito piccione), e consigliabile la triglia croccante. Deludono solo i ravioli un pò pasticciati e si chiude con dei buoni dessert che andrebbero solo forse resi più belli visto il contesto. Però complimenti all’albergo, e in particolare al food&manager Daniele Colombo, per come riesce a convivere e a reagire all’emergenza virus.

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