Dopo la neve, ecco un sole pieno che fa luccicare questa nuova e moderna struttura appena fuori il casello di Parma: Inkiostro (scritto con il K). Grande e ambizioso progetto, bello fuori e dentro, e ancora di più sotto, dove si scopre una spettacolare cantina. Di fronte è in costruzione un albergo che affiancherà il ristorante che però farà comunque vita propria. I prezzi ci sembrano corretti e proporzionati alla classe dell’ambiente e del servizio (58 euro il menù di terra e 70 il girotondo di mare), il menù però è molto lungo e disperde un pò le forze della brigata guidata da Franco Madama di 35 anni.
Dopo la neve, ecco un sole pieno che fa luccicare questa nuova e moderna struttura appena fuori il casello di Parma: Inkiostro (scritto con il K). Grande e ambizioso progetto, bello fuori e dentro, e ancora di più sotto, dove si scopre una spettacolare cantina. Di fronte è in costruzione un albergo che affiancherà il ristorante che però farà comunque vita propria. I prezzi ci sembrano corretti e proporzionati alla classe dell’ambiente e del servizio (58 euro il menù di terra e 70 il girotondo di mare), il menù però è molto lungo e disperde un pò le forze della brigata guidata da Franco Madama di 35 anni. In sala Francesca Poli, titolare, con Denis Bretta conosciuto anni fa al Fini, ai vini e alla cantina Andrea Forti. La cucina si destreggia già con perizia (il locale è aperto da poche settimane), senza grandi errori, ma senza nemmeno il piatto che ti fa sobbalzare sulla sedia, pur utilizzando la serie quasi completa di prodotti nobili (gamberi rossi, caviale, scampi, fegato grasso, spugnole, salmone selvaggio, capesante, culatello, filetto di chianina). Un consiglio? meno proposte e rischiare un tantino di più, ma con misura e senza voglia di sbalordire il cliente (a quello ci pensa già la magnifica struttura).