Imago, una nuova stagione

Dopo tanti anni Francesco Apreda ha lasciato il campo, e all’Imago è arrivato uno giovanissimo chef, Andrea  Antonini, romano, 26enne, importanti esperienze all’estero, alla sua prima prova da chef e, aggiungiamo noi, non in un posto qualsiasi ma un ristorante quotato e con una clientela internazionale di prestigio. Insomma la famiglia Wirth, proprietaria dell’albergo, è stata sicuramente coraggiosa. Ma, sarà che amiamo i giovani, ci pare abbia fatto una scelta giusta. Andrea in poco tempo non solo ha dovuto riprendere e reinventare la linea di cucina del ristorante, ma ha dovuto anche trovarsi una brigata, anche qui tutti giovani. La sala invece è quella di sempre, preparatissima, con Marco Amato alla guida affiancato da Alexandre Ciarla, Alessio Bricoli, ed altri ancora, e garantisce al locale continuità di accoglienza e di eleganza. Diciamo subito che Andrea è serio, preparato, ben dotato e ce lo ha dimostrato con una serie di preparazioni di livello con un bell’impatto iniziale di stuzzichini vari eleganti e ben presentati, poi un leggero calo negli antipasti (belli ma al carciofo manca il tocco romano, e alla triglia il tocco sapido). Ma nella parte centrale del menù si viaggia sicuri tra spaghetti, paste ripiene e tagliolini (solo i ravioli sono troppo coperti dall’estratto aggiunto), e stessa mano sicura la ritroviamo nei secondi. Semmai ci pare un pò vezzosa e superflua, (e complica non poco il lavoro della cucina e il servizio) l’idea di servire le ricette quasi sempre in due tempi (prima la ricetta, poi il suo seguito in chiusura). Un tempo lo faceva la Pergola, (con una brigata ben più collaudata ed estesa). Ma in conclusione siamo stati bene e non ce l’aspettavamo visto che stiamo parlando di una cucina ancora in fase di rodaggio, segno che la sala è una grande sala e che la cucina comunque ha un bel potenziale.

Potrebbe interessarti

Sito in wordpress con hosting! AudioLive FM - digital radio di musica e cultura ECG a domicilio Napoli