Di Redazione Witaly

il cuoco nero

il cuoco nero

Dopo un Presidente non poteva mancare il cuoco. Anche se in questo caso il cuoco in questione è bianco come noi e nemmeno molto abbronzato come direbbe Berlusconi. Nome che è comunque più legato al colore del grembiule che a quello dello chef.

 

Dopo un Presidente non poteva mancare il cuoco. Anche se in questo caso il cuoco in questione è bianco come noi e nemmeno molto abbronzato come direbbe Berlusconi. Nome che è comunque più legato al colore del grembiule che a quello dello chef.

Non solo dessert! Ci saranno pure quelli ovviamente, ma Maurizio Santin vuole dimostrare a tutti che è uno chef assai valente e a tutto tondo. E ieri sera all’ apertura di dessert non se ne sono nemmeno visti (almeno fino a quando c’ ero io). in compenso una serie di assaggi che sembrano far presagire una cucina che cura molto la sostanza, la qualità degli ingredienti, una manipolazione misurata. Il locale d’ altronde lo suggerisce: articolato e bellissimo, occupa una serie di spazi divisi in area “negozio” con un bancone dove probabilmente si potrà fare la spesa, un’ area più semplice e vinicola, un’ area dominata da una grande griglia che prosegue allungandosi in ambienti più tranquilli e d’ atmosfera. Il tutto è completato anche da un dehor. Ieri sera eravamo in …500? …1000? Normalmente 100 persone si troveranno comode. Una bella sfida per Maurizio che di colpo torna alla ribalta, a Roma come ad Atene (dove è consulente di un bellssimo ristorante italiano) e fa le cose in grande, anzi grandissime!

 
 
 
 

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