Il nome, Castello del Nero, evoca un immaginario guerriero e avventuroso; il paesaggio (qui sopra) i quadri rinascimentali. E’ una struttura tutta da godere, complessa e articolata con boschi casali vigne e oliveti sparsi nei 300 ettari della tenuta. Nel corpo principale c’è un centro benessere di prestigio e una piscina bellissima, che fanno di contorno alla sostanza: 50 camere e suite di ottimo livello, e una ristorazione di rispetto.
Il nome, Castello del Nero, evoca un immaginario guerriero e avventuroso; il paesaggio (qui sopra) i quadri rinascimentali. E’ una struttura tutta da godere, complessa e articolata con boschi casali vigne e oliveti sparsi nei 300 ettari della tenuta. Nel corpo principale c’è un centro benessere di prestigio e una piscina bellissima, che fanno di contorno alla sostanza: 50 camere e suite di ottimo livello, e una ristorazione di rispetto. Dopo 7 anni di vita sonnacchiosa, 7 mesi di gran lavoro con una nuova squadra: il direttore Fabio Datteroni, il maitre di sala Tiziano Siggillino, il cuoco Gianluca di Pirro. Insieme hanno creato offerte alternative per il lunch e a bordo piscina e lavorato sulla prima colazione. Sono sicuramente sulla buona strada, ma c’è ancora molto da fare, ad esempio al ristorante gourmet la grande carte ci sembra troppo ambiziosa e, per cercare di accontentare tutti, si incorre in inevitabili sbavature. Castello del Nero a Tavarnelle.