Acciuga a Roma

Appena aperto e si fa già la fila per entrare, sia perchè i coperti sono indubbiamente limitati, sia per la curiosità che destano le nuove aperture, ma indubbiamente diamo atto a Federico Delmonte, tornato chef e patron dopo la sua prima esperienza giovanile nelle natie Marche, che ha azzeccato la formula. L’ambiente è moderno, semplice e corretto (unico difetto il livello sonoro), cucina come ormai tutti è a vista con un bel barbecue in evidenza, formula bistrò moderno con il pesce che domina e i prezzi calmierati anche perchè non si punta troppo su crostacei ed ostriche quanto, come il titolo suggerisce, sul pesce azzurro del Tirreno. Siamo all’inizio e le imperfezioni sono naturali (il ritmo troppo lento, il servizio un pò in affanno, anche perchè forse il pienone continuo non era stato preventivato), ma le premesse di un nuovo punto di cucina d’autore a Roma ci sono tutte. In evidenza tutta la prima parte del menù con una serie di assaggi di gran livello dove la materia prima viene superbamente esaltata con pochi tocchi e dove il crudo il marinato e il (poco) cotto (dello sgombro) sono di gran classe. Meno ci hanno convinto i primi un pò pesanti e pasticciati e il dolce finale buono ma non goloso come dovrebbe essere.

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