Zuma a Roma

300 coperti divisi in due piani, quello di sopra aperto solo la sera con cocktail bar e terrazza con vista panoramica del centro storico. A pranzo solo la metà all’incirca che vanno ad occupare le file ordinate dei tavolini in una lunga sala ad L, interrotta da due zone, una di cucina calda dove regna visibile la bella griglia, l’altra dedicata al sushi e alle preparazioni fredde. In cucina a sovraintendere con responsabilità non poca, visti anche i numeri, è una vecchia conoscenza, Massimiliano Blasone, di origine ciociara conosciuto anni fa alla Pergola, ma poi andato in giro per il mondo in posti cosmopolitani come Londra e Malibu. Qui si destreggia con grande abilità gestendo un nugolo di giovani cuochi che sfornano a getto continuo sushi e sashimi, insalate e piatti freddi, spiedini alla griglia e una grande varietà di carni e di pesce. La materia prima è eccellente, le cotture mirate; il gusto è eclettico e tende a seguire quello attualmente dominante in tutto il globo, cioè l’agrodolce, qui coniugato in tutte le sue sfumature. Colpisce anche il servizio, di stampo internazionale come il luogo richiede, e rivela grande professionalità nonostante l’apparente giovane età del servizio.

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