Scommettiamo su questo locale per vari motivi. In primis l’arrivo dei fratelli (gemelli) Sgarra. Riccardo ha alle sue spalle un’importante esperienza in aziende vinicole òpiemontesi, Felice la stella michelin conquistata all’Unami di Andria, ed è stato anche ottimo finalista di Emergente Chef. Sono giovani, bravi, efficienti, E poi c’è Grotta Palazzese, un posto unico che incanta da secoli con il ristorante affacciato sotto la grotta sui frangenti del mare. Un posto che richiama visitatori da tutto il mondo e che presto potrà valersi anche di un albergo a cinque stelle sopra la grotta e di un’ulteriore sala eventi che completerà il recupero dell’intera scheira di edifici prospiciente la scogliera. Completa la strategica posizione il delizioso centro storico del brogo frequentatissimo in stagione. C’è anche il plus della navetta che comodamente vi porterà al ristorante dopo aver parcheggiato a Polignano Sud l’auto. Il posto è bello e si fanno i numeri, e il fatturato. Il privilegio di sedersi ad una di queste tavole costa (almeno 200 euro ed oltre con i vini) e dovete pure prenotare altrimenti sarà arduo trovare posto. Ecco perchè scommettiamo su questo locale: perchè non solo sono bravi, ma hanno anche i numeri per poter investire e la continuità per poter organizzarsi al meglio. Ma non crediate che sia poi così facile. Per secoli qui si è mangiato, ma mai con particolare valenza gastronomica. Perchè dietro le quinte tocca fare le capriole. Ma i fratelli si stanno ben organizzando con una serie di laboratori satelliti e di certo sanno come supplire alle limitazioni logistiche. Detto questo non solo siamo convinti che si mangerà in futuro molto bene, ma già, dopo appena due mesi, il livello è più che buono. Di classe e sfiziosi sono gli stuzzichini iniziali e gli antipasti, tra i primi meglio i tubettini dei raviolini coperti da troppe salse, tra i secondo meglio la triglia di un sandwich di tonno e wagyu (comunque assai richiesto dal facoltoso pubblico) tra i dessert meglio i leggeri e curiosi predessert (granita e carota) dell’ingombrante millefoglie. Da seguire nella sua evoluzione.
Felice Sgarra
Un piccolo grande evento il Corto Circuito dei Contadini, piccolo per dimensioni, grande per i prodotti esposti e per il messaggio di coesione e professionalità che produttori, cuochi e appassionati hanno tutti insieme dato. Arrivare a Vieste non è facile e avere tanti visitatori fuori stagione con il tempo incerto perfino il lunedì credo che abbia sorpreso un pò tutti. Non sono state poche le difficoltà iniziali, come spesso accade nella prima edizione di un evento, ma alla fine tutti contenti.
L’evento offre varie esibizioni anche in parallelo e ci dividiamo soprattutto tra il Congresso e il palco degli Emergenti dove presentiamo Felice Sgarra e Luca Abruzzino con la partecipazione di Peppe Guida. Si chiude la giornata con una bella e seguitissima degustazione di Bellavista.
Maggio 2008 Vincenzo Candiano conquista il titolo di Miglior Chef Emergente, qui con Gualtiero Marchesi nel momento della premiazione. Un grande traguardo che ci rende felici, dal momento che Vincenzo Candiani ha partecipato al nostro evento, e ha conquistato la seconda stella Michelin, un grande augurio a migliorarsi sempre. Un brindisi anche a Luca Abbruzzino, Diego Rigotti, Felice Sgarra e Giuseppe Iannotti, anche loro hanno partecipato alle nostre gare e oggi si sono guadagnati una meritata stella michelin.
Il posto è bello , ampio e vario, e con i suoi spazi offre cornici alternative alla cucina di Felice Sgarra il giovane chef che ha la responsabilità dei fornelli ed è anche cotitolare della gestione. Felice ha partecipato l’anno scorso a Emergente Sud lasciando un’ottima impressione che si conferma in questa nostra visita.
L’ormai tradizionale manifestazione sull’olio, Qoco, organizzata dal Comune di Andria, sbarca a Eataly Roma. Un’alleanza per promuovere l’olio pugliese non solo in Italia ma anche nel mondo. Anche se a nostro parere sarebbe meglio che nel mondo non andassimo con venti oli regionali, ma con uno nazionale.
Pippo Dalla Vecchia, presidente del Circolo Savoia, può essere ben fiero del suo regno: il Circolo ha lasciato tutti i visitatori a bocca aperta, per come è bello ed è tenuto. E pensiamo che il nostro evento abbia contribuito a farlo conoscere meglio. Un evento che ha visto rispetto alle scorse edizioni, un numero almeno doppio di visitatori, e gli espositori in deciso aumento. Sono cifre che testimoniano la validità dell’evento che rappresenta anche l’unica vera vetrina della cucina giovane ed emergente d’Italia. Arrivederci (per il Sud) al 2013, mentre le altre sfide del Centro e del Nord si avvicinano. La Finale sarà a Roma lunedì 22 ottobre alle Officine Farneto.
Dietro l’omaggio al Napoli campione di Coppa Italia, c’è il sorriso e la gioia di Andrea Napolitano, 25 anni appena compiuti, sous chef al Buco di Sorrento, allievo di Tonino Cannavacciuolo . Complimenti a lui che con misura e finezza ha composta le sue ricette. Complimenti anche a Felice Sgarra per il premio della tradizione consegnato da Ferrarelle. Un grazie sentito al Trentino: presente non solo in forze con le bollicine del Trentodoc che hanno accompagnato tutti i momenti salienti della manifestazione, ma anche con le Autorità, Tiziano Mellarini assessore al turismo e all’agricoltura, quindi il più diretto interessato, e Paolo Manfrini direttore di Trentino marketing. A loro il rigraziamento per aver voluto condividere con noi questi esaltanti momenti finali.
E arriva il giorno della finale! che coincide anche con l a pioggia. Monica Piscitelli presenta la sua guida sulle migliori pizzerie di Napoli e stretti dentro ai gazebi gli chef subiscono un pò di disagi, ma la legge (cioè la pioggia) è uguale per tutti. E nonostante il condimento inaspettato (di acqua piovana), i piatti escono veloci, pieni di sapori e colori. Colpisce il giovane Luca Abbruzzino con la sua spontanea eleganza, preciso e attento Mirko Balzano, ma forse erano meglio i suoi piatti del giorno prima, la lotta si capisce subito che si concentra tra Felice Sgarra dell’Umami di Andria e Andrea Napolitano del Buco di Sorrento.
Seconda giornata di gara, si inizia con la Puglia. Sono veramente bravi i tre giovani chef a testimoniare la forte crescita della regione negli ultimi tempi. Un incidente di percorso (un ingrediente dimenticato) penalizza Danilo Vita e apre la strada della finale a Felice Sgarra di Umami, che va quindi alla finale.