Il Circolo dell’olio a Monteverde (via Fratelli Bandiera) era già considerato una chicca nel passaparola degli appassionati romani per via della bella collezione di oli evo, e soprattutto per la piacevolezza del locale e dell’accoglienza da parte dei titolari (tra i quali Bruno Colella e Enzo Monforte) che provengono da altri settori e che ricevono come se fosse una casa aperta agli amici. L’unica pecca (non piccola visto che si mangia anche) è che non c’era un cuoco. Ora è arrivato, si chiama Mattia Bartolini, modesto e capace, e soprattutto un ottimo selezionatore di ingredienti. Ama le ostriche, la burrata e la carne che propone anche in varietà differenti. I prezzi e l’accoglienza sono quelli che già conoscevamo, insomma un posto che merita, sperando che il successo non ne alteri lo stile.
Bruno Colella
Vengono dal mondo dello spettacolo ed hanno portato in questo piccolo nuovo locale di Monteverde Vecchio tanta cultura e tanto buon gusto. Il risultato è coinvolgente: è uno dei locali più affascinanti della Capitale per la cornice che hanno saputo creare e l’informale e calda accoglienza. E’ dedicato all’olio d’oliva ed infatti un’ampia selezione di oli regionali riempie gli scaffali di una bella libreria. Ed anche il dehor esterno risulta accogliente e tranquillo, il quartiere è quieto e la strada particolarmente tranquilla. Si mangia pure e qui iniziano i problemi, perchè la cucina è ancora un pò da costruire sia in senso concreto che di personale. Staremo a vedere, certo è che basterebbe alla fine poco, qualche prodotto giusto, una conoscenza di vini che almeno sia sufficiente e questo posto diventerebbe una vera chicca. Ma se chiudete un occhio sulla tavola, per il resto è già un approdo sicuro da non perdere.
E siamo arrivati al moemnto della prova forse più importante: quella del servizio di sala. Gli 8 concorrenti hanno (ognuno di loro) un tavolo da sei coperti da seguire. La prima parte è proprio l’apparecchiatura: il tavolo è nudo e ognuno deve renderlo funzionale nella maniera migliore rispettando i tempi. Prova che viene superata abbastanza bene sotto l’occhio vigile di Giovanni Celentano, maitre del ristorante, e di Valentino Galdi il giovane sommelier, ambedue bravissimi, come per altro il resto della brigata. Parte quindi il menù ideato da Matteo Sangiovanni, chef dei Tre Olivi, che lascia volutamente largo spazio al servizio in sala. Ogni concorrente segue da vicino un tavolo, e da citare Francesca Mazzotta alla quale tocca il tavolo dei bambini, guidati da Rosaria Castaldo. Portata dopo portata i ragazzi dimostrano di saper governare bene la tensione che ogni sala porta con se e riescono anche a seguire l’abbinamento die vini degli sponsor. Alla fine tutti un pò stanche ma soddisfatti. Un plauso al personale guidato dallo chef Matteo Sangiovanni, e a tutta la brigata che non finiremo mai di ringraziare.
Altri 9 concorrenti dopo i 10 del mattino. Sono arrivati da lontano un pò da tutte le regioni del centrosud: 6 dal Lazio, 5 dalla Campania, 3 dalle Marche, 2 dalla Toscana, 1 dagli Abruzzi, 1 dalla Sardegna, 1 dalla Calabria. In comune un ottimo livello di base, e tanta passione. E’ sta dura fare la prima selezione, ridurre da 19 a 8 come il regolamento richiedeva e rimandare a casa ragazze e ragazzi altamente motivati. Però crediamo che per tutti sia stata un’esperienza importante, un’occasione di crescita e di conoscenza. Questi gli 8 che ritroveremo oggi per altre prove che alla fine porteranno a scegliere i 3 finalisti per la granfe finale di Roma ad ottobre: Achaab Foad del ristorante Manetta di Roseto degli Abruzzi, Pasquale Caravano della Locanda Severino di Caggiano (SA), Giuseppe Zuottolo dell’Olivo del Capri Palace, Bonny Ferrara del Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), Francesca Mazzotta del Livello 1 di Roma, Vanessa Serenelli di Uliassi a Senigallia, Giacomo Serreli di Josto a Cagliari, Amedeo Serva de La Trota di Rivodutri.
GIornata intensa, con due picchi: la presentazione di Emergente Sala allo stand Famiglia Cotarella che ringraziamo per la disponibilità e la collaborazione, e il Convegno di Massimo Gianolli su come ha affrontato lo studio dell’alta Valpantena al fine di avviare i nuovi vigneti. Molte le presenze a Emergente Sala, nonostante i moltissimi eventi che a quell’ora il Vinitaly offriva e grande è stata la nostra soddisfazione nel vedere la gente così interessata al problema. Interviste ai tanti convenuti, da Marco Colognese a Bruno Vespa, da Silvano De Rosa a giorgio Guida e tanti altri ancora. Hanno preso la parola, oltre a Lorenza, anche Dominga Cotarella ed Helmuth Koecher.
E’ stata una bella esperienza quella del Film Festival di Fiumicino dove abbiamo coordinato la parte food invitando su due barche gli ospiti del film e dando loro un intrattenimento enogastronomico di livello, abbinato ai cortometraggi che si proiettavano mentre le barche risalivano il fiume. Un’esperienza che è piaciuta a tutti e che ricordiamo qui al Festival della Gastronomia, con l’assessore Arcangela Galluzzo, con Gianfranco Pascucci che con gli altri colleghi di Fiumicino porta altri assaggi legati al tema del viaggio. C’è anche l’amico Bruno Colella, regista reduce dal successo del suo ultimo e bellissimo film: My Italy, che per l’occasione annuncia il progetto di realizzare un film dove il tema gastronomico sarà centrale, con 4 chef famosi e il sottoscritto al suo fianco.
E torniamo dopo qualche anno a Civitella, su alla Fortezza, per una grande serata. Non è la prima volta e speriamo che non sarà l’ ultima. E’ uno dei luoghi più belli e particolari d’Italia, con una vista che spazia dal Gran Sasso al mare, e la suggestione di ripercorrere spazi e pietre che hanno visto e fatto la storia. Una serata nata da un’idea di Daniele Zunica, il noto ristoratore di Civitella, supportata da Davide Di Fabio, il secondo di Bottura che è nato poco distante da qui e sposata alla fine da Massimo Bottura che non si tira indietro quando c’è da fare del bene. Una serata all’insegna dei grandi piatti di Bottura, ma con una cornice artistica intrigante. Massimo bottura ama l’arte moderna, e qui trova la Baronessa Durini e Gino Natoni che non sono da meno. Tra l’altro in Abruzzo ha operato Joseph Beuys, un artista al quale Massimo è molto legato. E si è aggiunto anche Mark Kostabi, pittore e musicista molto legato a Civitella che è stato anche protagonista del film di Bruno Colella My Italy che viene proiettato in una saletta a parte. (per coincidenza siamo elgati a Bruno e suoi estimatori). Arte e solidarietà: il ricavato andrà a favore di Agave, l’onlus di Sant’Egidio a favore dei bambini handicappati e delle loro famiglie.