Gli eventi frenano, ma almeno uno lo faremo: Emergente Sala Selezione centrosud, sarà un webcontest. In compenso galoppa la televisione con la registrazione di Masterchef, l’invito di Alessandro Borghese, il dibattito sulla situazione della ristorazione ed altro con David Sermoneta (Presidente Confcommercio Roma) e Leonardo Stabile
Alessandro Borghese
Non seguiamo molto i programmi televisivi di cucina, ma ci è capitato talvolta di vedere quello di Alessandro Borghese, trovandolo piacevole, sia per il garbo e il ritmo, e anche le valutazioni che venivano fuori lungo la trasmissione. Ne abbiamo avuto conferma andando al suo ristorante di Milano, al primo piano con sotto un bel negozio di alimentari, uno spazio grande, un po’ troppo scandito da lunghe file di tavolini, con un privè e il bar separati da una fornita cantina. In fondo la cucina a vista. Il locale è sempre pieno, è vero che lo chef è popolare, ma se si mangiasse male o a prezzi sballati di certo non lo sarebbe. Abbiamo assaggiato alcuni piatti, non tutti ci sono piaciuti, ma di fondo sono tutti generosi come porzioni e nei sapori, ben concertati come presentazione, di buona o ottima materia prima. A questo si aggiunge un servizio di sala competente, anche sui vini e attento ai dettagli. Note negative? la focaccia potrebbe essere più croccante, la carne dell’agnello più frollata, i dessert più giocosi. Il piatto migliore? forse la bruschetta di mare buona contrastata e divertente.
Una birra famosa anni fa e poi un pò dimenticata, ora sembra ritornare prepotentemente. Si presenta a Roma con indubbio sfarzo nella bella location de La Villa sulla collina Fleming. C’è anche Alessandro Borghese come brand ambassador almenoo dell’evento e ovviamente la folla non manca. Due birre presentate, bionda e chiara, stessa gradazione e bontà.
Grande Cucina e Grande Serata in un curioso spazio eventi di Milano scoperto da Claudio Sacco, viaggiatore gourmet. Una location inusuale suggestiva ed esclusiva un pò come vuole essere Grande Cucina. 4 chef per 4 piatti ben riusciti, in particolare il risotto cucinato in condizioni non semplici (tanti bagni intorno, ma nessuna cucina attrezzata). Tanta bella gente che ha applaudito al coraggio di lanciare una rivista di profilo alto e mirato in un momento non certo facile. Siamo coinvolti anche noi e ci uniamo all’applauso, sicuri del successo che non potrà mancare visto anche l’impegno dell’inimitabile Carla Icardi, direttore della Rivista, donna creativa affascinante e decisa.
Un venerdì tutto dedicato all’alta cucina presso il Palafiori di Sanremo. La selezione italiana del prestigioso premio di cucina Bocuse d’Or si è articolata tra imponenti vassoi da portata e curiosi piatti. I cinque chef in gara, Alessandro Buffolino, Davide Zunino, Christian Milone, Cristiano Tomei e Diego Rigotti si sono sfidati al fine di conquistare il favore della giuria per poter accedere alla qualificazione europea di Stoccolma a maggio. Tutti i concorrenti hanno dovuto presentare un piatto a base di pesce e uno a base di carne, secondo le regole del celebre conocorso. Alla fine della giornata, la giuria, composta da Giancarlo Perbellini, Alfio Ghezzi, Stephane Raimbault, Mauro Colagreco, Romain Corbiere, Roberto Mostini, Fabio Tacchella, Luigino Filippi, Vito Mollica, Luciano Tona e Luigi Cremona con l’aiuto di esperti food designer e food photographer come Lido Vannucchi, Alessia Cipolla, Paolo Barichella e Matteo Olivieri hanno visto in Diego Rigotti colui che meglio potrà rappresentare l’Italia al concorso europeo di Stoccolma
Ecco qui sopra i vincitori della selezione italiana per il Bocuse d’or. Primo assoluto è Alberto Zanoletti, chef executive della Locanda Armonia di Trescore Balneario – Bergamo, lo chef che giocava in casa.