Conosciamo i GVCI (Gruppo Virtuale Cuochi Italiani nel Mondo) da tanti anni. Ci ricordiamo dei primi anni. Quando si riunivano l’evento cadeva pressochè nel dimenticatoio, non solo agli occhi dell’opinione pubblica, ma dei loro stessi colleghi italiani che guardavano un pò dall’alto in basso questi cuochi dispersi nei vari continenti che secondo loro facevano comunque una cucina di serie B (o anche di serie C considerando le difficoltà oggettive di reperimento dei prodotti giusti lontano dalla Madrepatria). Ed è nostro personale vanto esser stato loro vicino anche nei primi difficili passi.
Conosciamo i GVCI (Gruppo Virtuale Cuochi Italiani nel Mondo) da tanti anni. Ci ricordiamo dei primi anni. Quando si riunivano l’evento cadeva pressochè nel dimenticatoio, non solo agli occhi dell’opinione pubblica, ma dei loro stessi colleghi italiani che guardavano un pò dall’alto in basso questi cuochi dispersi nei vari continenti che secondo loro facevano comunque una cucina di serie B (o anche di serie C considerando le difficoltà oggettive di reperimento dei prodotti giusti lontano dalla Madrepatria). Ed è nostro personale vanto esser stato loro vicino anche nei primi difficili passi.
Negli anni, grazie ai loro sforzi continui e coerenti, sono aumentati di numero (ora sono oltre 1600 nei 5 continenti), di valore (perchè sono bravi e il girare per il mondo con un confronto continuo e così vario ne valorizza enormemente la valenza tecnica) di qualità (anche perchè oggi buoni prodotti si possono trovare con maggiore facilità) di capacità organizzativa e manageriale (ed infatti organizzano eventi più articolati e complessi).
Un grazie, innanzi tutto come italiani, di difendere i valori della nostra cucina e del nostro agroalimentare in giro per il mondo e di mantenere alta l’immagine e la credibilità del nostro paese almeno in questo settore (meglio non parlare degli altri settori). Mario Caramella è il loro Presidente ormai storico, ispiratore centrale del gruppo. Rosario Scarpato ne è la voce. Gira continuamente per il mondo cercando di supportare il rapporto virtuale con un minimo di presenza reale. Sono ormai “forti” in tutto il mondo, ma sicuramente Hong Kong ne rappresenta un punto di accumulazione, per la quantità di associati e per la qualità dei ristoranti rappresentati. Hong Kong è anche la vera Capitale dell’Oriente, la porta di un mondo senza fine di nuove possibilità e iniziative. Se vogliamo crescere nel futuro dovremo per forza guardare anche ad Oriente. Ed è proprio in questa splendida città che si terrà dal 2 al 6 novembre il Summit della Cucina Italiana nel Mondo. Forza ragazzi, continuate a crescere bene!
