Un locale che forse segna un’epoca, un pò come Gusto di qualche anno fa. Siamo in una zona ricca di Roma, non certo priva di locali, ma forse più in voga per l’ aperitivo da Antonini e Vanni (due famose pasticcierie) che per la ricercatezza della tavola. L’arrivo del Settembrini ha scombussolato le carte. Si è puntato molto sul vino di qualità, grazie alla passione del bravo Luca Boccoli, il sommelier, per lo Champagne e la Bourgogne (da lodare ovviamente la straordinaria carta dei vini e l’offerta al calice).
Un locale che forse segna un’epoca, un pò come Gusto di qualche anno fa. Siamo in una zona ricca di Roma, non certo priva di locali, ma forse più in voga per l’ aperitivo da Antonini e Vanni (due famose pasticcierie) che per la ricercatezza della tavola. L’arrivo del Settembrini ha scombussolato le carte. Si è puntato molto sul vino di qualità, grazie alla passione del bravo Luca Boccoli, il sommelier, per lo Champagne e la Bourgogne (da lodare ovviamente la straordinaria carta dei vini e l’offerta al calice). Ma anche la cucina vale, soprattutto adesso che è stata ristrutturata e consente al bravo Luigi Nastri, il giovane cuoco, di muoversi con più serenità, tenendo presente che tra i vari “luoghi” di questa struttura ormai polifunzionale (bar, veranda, bistrò, ristorante, biblioteca, cantinetta), tra pranzo e sera ogni giorno si fanno centinaia di presenze. Settembrini a Roma.