Sanlorenzo a Roma

 

 

Non tornavamo da tanto tempo, succede sempre così quando le cose migliori le hai sotto il naso (casa), le dai per scontate! L’occasione è stata un veloce light late lunch, quasi una merenda, quando in due abbiamo chiesto ad Enrico Pierri di proporci qualcosa di piccolo e di sfizioso. Abbiamo chiesto anche un solo calice di bollicine (la lista nella carta dei vini è sterminata e molto complessa, frutto dell’incessante ricerca di Elena Lenzini, patronne storica del locale insieme a Pierri). Ci hanno servito con grande eleganza su impeccabili tovaglie di lino, posate d’argento e ceramiche di Ravello, della magnifica mozzarella di bufala campana dop, un’insalata di differenti tipi di pomodori, un battuto di scampi, una sauté di vongole al fumo, dolcini, coccole e un’anteprima golosa: il panettone alle albicocche del Vesuvio, realizzato nel nuovo laboratorio della famiglia che possiede il brand “Gentile” il noto pastificio di Gragnano che ha una partnership  con il san Lorenzo. Unica pecca? La prossima volta varrebbe la pena di ricordare ai commensali che il vino non viene servito a calice e dunque ci siamo ritrovati a pagare l’intera bottiglia, senza peraltro averla scelta!

 

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