Un concentrato di luci, effetti, opere d’ arte e tecnologia come è raro vedere. Non si perde perde di vista, per fortuna, il confort e la piacevolezza del relax come a volte avviene quando il design è estremo.
Un concentrato di luci, effetti, opere d’ arte e tecnologia come è raro vedere. Non si perde perde di vista, per fortuna, il confort e la piacevolezza del relax come a volte avviene quando il design è estremo. Siamo al nuovo Hotel Romeo, dove un ascensore (bellissimo) ci accompagna in alto all’ ultimo piano con vista sulla piscina e sul degrado del porto. Qui il giovane Aprea, ben coadiuvato da una squadra di ragazzi avviluppati in divise di Rubinacci, si destreggia con destrezza su una grande Carte con risultati che fanno ben sperare visto che siamo a Napoli, cioè la città forse meno titolata d’ Italia quanto a ristorazione. Pertanto ha tutto il nostro incoraggiamento e due consigli: qualche piatto in meno e maggior concentrazione sul territorio per valorizzare ancora meglio il grande lavoro che c’è dietro le quinte, altrimenti il risultato è buono, ma inferiore alle potenzialità e all’ impegno profuso.
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