Ci veniamo da 30 anni, allora c’era la generazione precedente umile e disponibile, deliziosa e piena di calore. Oggi i due fratelli Luca (in sala) e Francesco (in cucina) continuano la storia di questo storico locale, e diciamo subito che non hanno avuto vita facile per le varie avversità della vita, ma hanno lottato e portato questo locale al traguardo delle due stelle michelin, meta ambitissima da tanti. Noi continuiamo regolarmente a frequentarli (avendo una piccola casa in Maremma poco distante) e quindi, forse, abbiamo un debole per loro anche perchè Luca e Francesco li abbiamo visti praticamente nascere e crescere. Luca ha messo a punto una sala molto formale dove il servizio del pane e dei formaggi potrebbe essere preso come esempio, per non parlar delle chicche che riesce a trovare tra le etichette locali. Francesco è uno di quegli chef che non concepisce la ricetta facile e immediata, Lui parte da un’idea e intorno construisce un mondo di sapori, sfumature, colori, tonalità sensoriali fatto di mille ingredienti. Un percorso non facile che richiede grandi doti e conoscenze tecniche ed una brigata che poi riesca a realizzare il pensiero che è alla base. In genere il risultato è centrato, a volte è straordinario, a volte solo buono ma (secondo noi) non paga l’impegno profuso, però è difficile rimanere indifferenti e non portarsi a casa un’emozione: questa volta per noi è stato il piccione.