Da Heinz Beck a Michel Roux, da Gordon Ramsay a Renè Redzepi, Davide Caranchini, 26 anni, si presenta con un curriculum di assoluto rispetto. Al suo fianco il giovanissimo Guglielmo Curcio, una cucina ben sistemata ma non a livello della sala, un ristorante di grande charme come questo di Casa Santo Stefano con vista lago. La mano si vede, il risultato è già convincente lungo un percorso moderno ed articolato che inizia con una serie di stuzzichini ben presentati e subito due affondi: la tartare di salmerino con delizioso contrasto dolce amaro, e lo sgombro affumicato più classico ma ugualmente elegante. Si prosegue ad ottimo livello con la lingua e le animelle, ci convincono leggermente di meno i due primi, specie un raviolo un pò stucchevole e poco contrastato. In genere i dessert sono meno amati dai giovani cuochi, ma non è quest il caso, ottimo il predessert come anche il gran finale della passeggiata nel bosco. Davide lo vedremo in azione al nostro prossimo Emergente Nord a Milano a fine novembre.
Nota: Aggiorniamo questo testo, perchè il ristorante è stato chiuso per fare altre camere e Ambra e Davide Caranchini apriranno presto (febbraio 2016) il nuovo ristorante Materia a Como.