L’ambiente è fascinoso e nobiliare, il servizio puntuale come il posto richiede, i tavoli pochi e quindi adatti ad una cena romantica anche se l’illuminazione è sopra le righe. Tutto è in linea con l’eleganza diffusa dell’ambiente, anche lo chef Andrea Mattei e la sua cucina studiata e ben impostata. C’è un buon ritmo, le pietanze colpiscono per l’estetica, alcune per l’architettura e per la densità dei sapori, mentre in altre però il risultato di tanto lavoro ci sembra inferiore alle aspettative.
L’ambiente è fascinoso e nobiliare, il servizio puntuale come il posto richiede, i tavoli pochi e quindi adatti ad una cena romantica anche se l’illuminazione è sopra le righe. Tutto è in linea con l’eleganza diffusa dell’ambiente, anche lo chef Andrea Mattei e la sua cucina studiata e ben impostata. C’è un buon ritmo, le pietanze colpiscono per l’estetica, alcune per l’architettura e per la densità dei sapori, mentre in altre però il risultato di tanto lavoro ci sembra inferiore alle aspettative. Il piatto migliore? i maltagliati alle maruzzelle, sfiziosi e scattanti, quello che ci ha meno convinto? il risotto alla zucca lardaia di gran profumo, ma anche eccessiva succulenza. La Magnolia dell’Hotel Byron a Forte dei Marmi.