Con una vista così, non ce n’è per nessuno. Eppure tra cupole che ti tolgono il respiro e clientela straniera che si accontenterebbe di carbonara e salmone, Francesco Apreda cerca di portare avanti una sua linea molto personale e di grande respiro quasi quanto il panoroma che lo circonda.
Con una vista così, non ce n’è per nessuno. Eppure tra cupole che ti tolgono il respiro e clientela straniera che si accontenterebbe di carbonara e salmone, Francesco Apreda cerca di portare avanti una sua linea molto personale e di grande respiro quasi quanto il panoroma che lo circonda. E’ napoletano, ma ama l’ India dove ha soggiornato a lungo. Quando la sua cucina trova il giusto equilibrio, e accade sempre più spesso, il menù scorre via piacevole e intrigante. Dovrebbe però osare un pò di più, e magari ragionare sulla ricetta in modo più completo; ecco che allora avremmo un altro Anthony Genovese di fronte, capace di spaziare con criterio anche oltre confine. Imago, hotel Hassler.