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  • 14 Oct 2025
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    Redazione Witaly

    Redazione Witaly

    Monte Vibiano, una piccola azienda gioiello
    Prodotti&Vini

    Monte Vibiano, una piccola azienda gioiello

    Di Redazione Witaly 16 Dicembre 202116 Dicembre 2021
    scritto da Redazione Witaly

    Lorenzo Fasola Bologna sta raccogliendo i frutti della sua rivoluzione green. E’ stato un vero pionere ponendosi dubbi, obbiettivi e traguardi ambiziosi dai primi anni 2000 quando la sostenibilità per i più era parola priva di significati concreti. Oggi Monte Vibiano può vantare di essere una delle prime aziende agricole al mondo Zero Emission. Questo grazie alle migliaia di alberi piantati e alle scelte aziendali. Vernici e colori naturali, bassi consumi energetici, riciclo, mobilità elettrica, fertilizzanti a basso impatto, green IT negli uffici ecc.. E questo si traduce in una produzione di vini ed oli sempre più interessante, come abbiamo potuto constatare nella presentazione fatta al Cavalieri Hilton dalla Guida Bibenda. A presentare l’Azienda il bravo ed esperto Paolo Lauciani, a descriverne l’impegno Lorenzo Fasola Bologna in persona con l’aiuto di Carlo Attisano ed Andrea Palazzetti. Con accanto i due esperti Costantino Gabardi e Claudio Castiglioni mi sono goduto i vari assaggi con la Vigna di Lorenzo top tra i vini.

    Monte Vibiano, una piccola azienda gioielloMonte Vibiano, una piccola azienda gioielloMonte Vibiano, una piccola azienda gioielloMonte Vibiano, una piccola azienda gioielloMonte Vibiano, una piccola azienda gioielloMonte Vibiano, una piccola azienda gioielloMonte Vibiano, una piccola azienda gioielloMonte Vibiano, una piccola azienda gioielloMonte Vibiano, una piccola azienda gioiello
    16 Dicembre 202116 Dicembre 2021 0 commento
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    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Non categorizzato

    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3

    Di Redazione Witaly 10 Dicembre 202110 Dicembre 2021
    scritto da Redazione Witaly

    Questo Eala è un nuovo imponente resort che offre tutte le possibili comodità: camere spaziose (praticamente suites), centro benessere con spettacolare piscina coperta e ce n’è una bella anche scoperta, gym, passeggiate sul lago e per gli amanti della bicicletta da segnalare la bellissima pista rialzata e panoramica sul lago. Anche la ristorazione è molto curata, seugita da Marco Donazzolo, F&B e Alfio Ghezzi executive chef. Quest’ultimo è chef di grande esperienza, notevoli capacità tecniche (ha partecipato in passato anche ad un Bocuse d’Or), e abituato a brigate importanti come quella di Locanda Margon che ha diretto per anni prima di aprire il suo ristorante a Rovereto. Ora si cimenta con un’altra cucina importante e non sbaglia. Ha anche al suo fianco uno dei migliori (non sono pochi) chef giapponesi che vivono in Italia: Akio Fujita con a fianco Bruno Tesla e in pasticceria Giacomo Pascotto. Una cucina di notevole fattura ed eleganza, che si avverte praticamente in ogni portata, con dettagli curati che vale la pena lodare. Pensiamo agli stuzzichini iniziali, ai semplici e delicati spaghetti, al preciso plin, all’animella tra le migliori assaggiate. Non ci sono alti e bassi, ma una continuità di stile che convince e appaga. Buona anche l’idea del detour in cucina al momento del dessert. Il servizio è affidato a Lorenzo La Melia con Manuele Menchini sommelier, il servizio al bistrot che offre una varia ed ampia colazione al mattino (dove segnaliamo la buona idea del “buongiorno dello chef”) è diretto da Emanuele Gualandris con Christian Morandini.

    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
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    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
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    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
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    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-3
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    10 Dicembre 202110 Dicembre 2021 0 commento
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    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-2
    Non categorizzato

    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-2

    Di Redazione Witaly 10 Dicembre 202110 Dicembre 2021
    scritto da Redazione Witaly

    Questo Eala è un nuovo imponente resort che offre tutte le possibili comodità: camere spaziose (praticamente suites), centro benessere con spettacolare piscina coperta e ce n’è una bella anche scoperta, gym, passeggiate sul lago e per gli amanti della bicicletta da segnalare la bellissima pista rialzata e panoramica sul lago. Anche la ristorazione è molto curata, seugita da Marco Donazzolo, F&B e Alfio Ghezzi executive chef. Quest’ultimo è chef di grande esperienza, notevoli capacità tecniche (ha partecipato in passato anche ad un Bocuse d’Or), e abituato a brigate importanti come quella di Locanda Margon che ha diretto per anni prima di aprire il suo ristorante a Rovereto. Ora si cimenta con un’altra cucina importante e non sbaglia. Ha anche al suo fianco uno dei migliori (non sono pochi) chef giapponesi che vivono in Italia: Akio Fujita con a fianco Bruno Tesla e in pasticceria Giacomo Pascotto. Una cucina di notevole fattura ed eleganza, che si avverte praticamente in ogni portata, con dettagli curati che vale la pena lodare. Pensiamo agli stuzzichini iniziali, ai semplici e delicati spaghetti, al preciso plin, all’animella tra le migliori assaggiate. Non ci sono alti e bassi, ma una continuità di stile che convince e appaga. Buona anche l’idea del detour in cucina al momento del dessert. Il servizio è affidato a Lorenzo La Melia con Manuele Menchini sommelier, il servizio al bistrot che offre una varia ed ampia colazione al mattino (dove segnaliamo la buona idea del “buongiorno dello chef”) è diretto da Emanuele Gualandris con Christian Morandini.

    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-2

    suite

    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-2

    dettaglio

    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-2

    vista lago

    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-2

    il ristorante bistrot

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    la targa

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    cialda di pane con uova di trota

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    cialda di semi di lino e rafano

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    spack di trota e topinambur con caffè e capperi

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    il vino

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    FAGIOLINI liquirizia, agone e brodo di agone affumicato

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    rapa rossa con robiola

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    da vicino

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    SHITAKE TRENTINO coregone, emulsione di shitake e birra

    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-2

    altro abbinamento

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    spaghetti con alloro

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    altra vista

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    PLIN anguilla, cipolla e mirtilli neri

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    l'ottimo olio

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    il pane con il burro di malga

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    CARPIONE rapanelli in carpione, salsa al sedano rapa

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    un vino poco noto ma interessante

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    FRACOSTA alla brace, pack choi, il suo brodo e il suo crudo

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    in accompagnamento

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    ANIMELLA yogurt, caffè e cetrioli marinati

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    gli eleganti cetrioli

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    salsa aggiunta

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    in cucina

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    Akijo Fujita al passi

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    stecchi preparati al volo

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    foto del Maestro campaeggia anche in sua assenza

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    la brigata

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    prodotti della casa

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    torniamo al tavolo per ild essert

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    lamponi limone e pomodoro

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    pesca al lampone

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    brutto ma buono alcioccolato bianco

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    mou alla salvia

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    parfait al tiramisù

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    in sala Lorenzo La Melia, Manuele Manghini,, Antonio Aiace

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    il buffet colazione al mattino

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    da vicino

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    bakery

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    dettaglio

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    al tavolo arriva anche il buongiorno dello chef

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    il servizio al bistrot

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    la cantina

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    Gym

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    Infinity pool

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    la piscina coperta

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    relax al centro benessere

    10 Dicembre 202110 Dicembre 2021 0 commento
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    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-1
    Non categorizzato

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    Di Redazione Witaly 10 Dicembre 2021
    scritto da Redazione Witaly

    Questo Eala è un nuovo imponente resort che offre tutte le possibili comodità: camere spaziose (praticamente suites), centro benessere con spettacolare piscina coperta e ce n’è una bella anche scoperta, gym, passeggiate sul lago e per gli amanti della bicicletta da segnalare la bellissima pista rialzata e panoramica sul lago. Anche la ristorazione è molto curata, seugita da Marco Donazzolo, F&B e Alfio Ghezzi executive chef. Quest’ultimo è chef di grande esperienza, notevoli capacità tecniche (ha partecipato in passato anche ad un Bocuse d’Or), e abituato a brigate importanti come quella di Locanda Margon che ha diretto per anni prima di aprire il suo ristorante a Rovereto. Ora si cimenta con un’altra cucina importante e non sbaglia. Ha anche al suo fianco uno dei migliori (non sono pochi) chef giapponesi che vivono in Italia: Akio Fujita con a fianco Bruno Tesla e in pasticceria Giacomo Pascotto. Una cucina di notevole fattura ed eleganza, che si avverte praticamente in ogni portata, con dettagli curati che vale la pena lodare. Pensiamo agli stuzzichini iniziali, ai semplici e delicati spaghetti, al preciso plin, all’animella tra le migliori assaggiate. Non ci sono alti e bassi, ma una continuità di stile che convince e appaga. Buona anche l’idea del detour in cucina al momento del dessert. Il servizio è affidato a Lorenzo La Melia con Manuele Menchini sommelier, il servizio al bistrot che offre una varia ed ampia colazione al mattino (dove segnaliamo la buona idea del “buongiorno dello chef”) è diretto da Emanuele Gualandris con Christian Morandini.

    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-1
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    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-1
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    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-1
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-1
    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-1
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    Senso, ristorante dell’Eala Resort – ESEMPIO-1
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    10 Dicembre 2021 0 commento
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    Molino Agugiaro&Figna stabilimento Collecchio
    Partner

    Il Bosco del Molino

    Di Redazione Witaly 17 Febbraio 202118 Febbraio 2021
    scritto da Redazione Witaly

    La sostenibilità e salvaguardia della biodiversità sono valori fondamentali per la qualità della vita di tutti noi.
    Agugiaro & Figna Molini, partner di Witaly da tempo ha pensato ad un progetto concreto e reale – Il Bosco del Molino – che sorgerà nel terreno adiacente allo stabilimento di #Collecchio e sarà in grado di assorbire la CO2 emessa per lo svolgimento del processo molitorio.
    Una volta ultimato, sarà in ogni caso valore e patrimonio di tutti. Verranno infatti adibiti spazi per le scuole, la ricerca didattica, nell’ottica di divenire punti di riferimento di cultura e arte.
    Tra i progetti in fase di realizzazione anche alcuni itinerari formativi tematici nel settore agroalimentare.
    Il progetto dell’azienda rappresenta soltanto una tappa del percorso etico di Agugiaro&Figna che ha posto alla base del suo “fare impresa” la sostenibilità e il rispetto delle persone e dell’ambiente.

    Consorzio interuniversitario nazionale delle scienze ambientaliMolini A&F
    progetto A&F

    17 Febbraio 202118 Febbraio 2021 0 commento
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    VINEA DOMINI,  NEL CUORE DEL VULCANO LAZIALE  L’ORIGINE AUTENTICA DEL FRASCATI SUPERIORE DOCG
    Witaly

    VINEA DOMINI, NEL CUORE DEL VULCANO LAZIALE L’ORIGINE AUTENTICA DEL FRASCATI SUPERIORE DOCG

    Di Redazione Witaly 16 Novembre 2020
    scritto da Redazione Witaly

    Si sogna e si viaggia con Vinea Domini, progetto ideato da Gotto d’Oro, la grande e storica cantina dei Castelli Romani, per valorizzare i vini del Lazio. Ancora una volta sponsor per EmergenteSala Selezione Centro Sud, evento che si svolgerà online sulla piattaforma Zoom il 17 e 18 novembre.

    Vinea Domini è il contesto ideale nel quale dar vita a un più ampio dialogo e confronto tra clienti cultori dei vini di qualità. Fra questi non poteva certo mancare la bottiglia che per i Castelli Romani rappresenta la certezza di un’identità salda e le speranze per un futuro ancora prospero: il Frascati Superiore docg.

    E’ esattamente in omaggio a tanta regalità che Gotto d’Oro scende nel cuore del vulcano laziale, sul quale sorgono i Castelli Romani, per cogliere la linfa più antica e preziosa in cui il vitigno docg Frascati trae la sua genesi, lasciando in dono ai suoi ammirati degustatori i sapori più autentici e vissuti di un’uva che rappresenta la tradizione e la storia del suo territorio d’origine.

    Vinea Domini

    16 Novembre 2020 0 commento
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    CAFFE’ MOAK :Motyca per i greci, Motuca per i romani, Mohac per gli arabi
    Witaly

    CAFFE’ MOAK :Motyca per i greci, Motuca per i romani, Mohac per gli arabi

    Di Redazione Witaly 15 Novembre 2020
    scritto da Redazione Witaly

    Witaly, come sempre ci tiene a portare a termine i suoi obbiettivi almeno alcuni, è per questo che abbiamo deciso di chiudere l’anno con le selezioni che ancora mancavano e che di solito si svolgono in primavera.

    Parliamo di #emergentesala ( https://www.facebook.com/emergentesala/ ) l‘evento si svolgerà esclusivamente online sulla piattaforma ZOOM e in diretta FB e Instagram in due giornate: martedì 17 e mercoledì 18 novembre. A dare supporto ai concorrenti in gara, quest’anno sponsor al nostro fianco CaffèMoak ,  che grazie ai suoi progetti e concorsi diffonde il bagaglio intellettuale attraverso diverse forme d’arte.

    Dal 1967 produciamo qualità e ricerca. Nati da un piccolo laboratorio siciliano, abbiamo messo radici in ogni continente, specializzandoci nel settore professionale del caffè. Da sempre ci teniamo a curare la selezione e la produzione di ogni monorigine. Una puntigliosità che secondo noi fa la differenza e che trasferiamo in tutte le nostre linee di prodotti: da quelle dedicate alle caffetterie alle miscele per la linea casa e ufficio. Scopri la nostra linea capsule My Music Coffee (https://store.caffemoak.com/prodotti/1/capsule)

     

    Linea Capsule Moak

    https://www.porzionicremona.it/wp-content/uploads/2020/11/video-Moak-short.mp4
    15 Novembre 2020 0 commento
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    CARTOLINE DAL CHAPTER…RICORDI DI VIAGGIO E DI VITA IN UN BICCHIERE
    Witaly

    CARTOLINE DAL CHAPTER…RICORDI DI VIAGGIO E DI VITA IN UN BICCHIERE

    Di Redazione Witaly 23 Ottobre 2020
    scritto da Redazione Witaly

    Per me, viziosamente, è l’indirizzo dietro l’angolo di casa dove mi sento coccolata e dove “fuggo” quando ho voglia di ritagliarmi un momento tutto mio, oppure quando, con la scusa di un appuntamento di lavoro, invito i miei interlocutori a prendere un drink in zona. Ma l’Hotel Chapter Roma è molto di più, è un luogo dallo spirito internazionale, dall’indole nomade, dalle atmosfere studiate dove gli oggetti di design vintage ed i colori felpati che sembrano frutto di scelte finto casuali ma tutto è studiato ad hoc, come i murales di Alice Pasquini, una percezione di “lusso accessibile” sbarcato nella capitale un annetto fa. Il suo anfitrione, giovane imprenditore romano ma globetrotter per definizione, Marco Cilia, individuò un palazzo di via de’ Calderari (Rione Regola accanto al ghetto) che affaccia sul lato di via Arenula, ad un passo dal Tevere e da campo de’ Fiori. Due domande mi viene voglia di farle a chi ha investito con una visione tanto peculiare del business dell’ospitalità contemporanea.

    Marco, come imprenditore globale, qual è il tuo pensiero in questo momento rispetto alla situazione covid?

    In città (in tutte le città!) il mercato dell’hospitality continuerà a vedere il costante calo del turismo, ma vedo un’evoluzione dei numeri in tempi non così lunghi come tanti pessimisti prefigurano. Abbiamo riaperto all’inizio dell’estate e ora, seppur con moltissima calma, alcuni clienti arrivano e anzi, ritornano. Siamo considerati interessanti per un targe di ospiti che amano l’arte, il design, ci scelgono non solo come letto-doccia-colazione più o meno di lusso, ma proprio come luogo d’incontro, di scambio, siamo un luogo per “stare” o come si diceva un tempo “soggiornare”.

    Qual è allora il vostro punto più “caldo”, più vissuto dagli avventori?

    La nostra agorà è senza dubbio il bar, lo spazio comune con i divani e il focus principale, il palcoscenico è chiaramente il bancone, oggi frequentato ma a distanza di sicurezza, punto che attira sia gli ospiti delle camere sia i romani. Cercavamo un prim’attore da posizionare dietro quel bancone e lo abbiamo recentemente individuato nella figura di Mario Farulla, giovane ma indubbiamente maturo professionista con alle spalle un background corposo di gestione di spot prestigiosi a Londra, a Dubai e in giro per il mondo.

    E il food?

    Finora l’offerta gastronomica era concentrata essenzialmente su dei servizi doverosi sia alla clientela di passaggio (il Salad Bar pensato sia per gli esterni sia per gli occupanti delle camere) soprattutto in pausa pranzo. Non abbiamo però mai rinunciato all’idea di progettare un ristorante dalla formula più ambiziosa. Il tutto ha preso veramente forma con l’arrivo di Davide Puleio che sta iniziando a prendere confidenza e studiare le proposte per le diverse ore della giornata, non ultimo dei bocconi golosi da abbinare ai cocktail di Mario Farulla, ma attendiamo ancora qualche tempo prima di svelare il suo pensiero completo sul tema, abbiamo in cantiere il nuovo ristorante… Sentiamo invece il “Farulla pensiero”, oggi sotto i riflettori c’è lui.

    Mario, com’è nata la nuova collezione di cocktail e bere miscelato che ti vede protagonista in questo periodo alla barra del Chapter?

    Sono molto eccitato all’idea di questa nuova avventura, ecco perché il “menù” d’apertura che ho ideato vuole racchiudere le emozioni e le esperienze del mio ultimo ventennio di vita e di mestiere, al di quà e al di là del bancone. Mi sento di riassumere in questi ingredienti e concetti “nel bicchiere” il sentire che scaturisce da viaggi, profumi e sapori di una generazione nomade che ha voglia di raccontarsi, esprimersi e trovare il suo posto nel mondo e nel suo tempo. E se di tempo parliamo dobbiamo andare indietro con l’orologio (o la macchina del tempo!) sino alle emozioni dell’infanzia: cosa c’era di meglio di una grattachecca nella calura estiva romana da piccoli? Ecco allora del ghiaccio finemente tritato mescolato sapientemente con spiritit e liquori- Ho assaggiato il “Frutti di Bosco” a base di liquore al pepe rosa, vodka Ketel One, sale e frutti di bosco. Il secondo capitolo (o chapter) della vita di un giovane è senza dubbio il momento della vita sociale, le discoteche nei ruggenti 80-90…la voglia di tenere in mano un bicchiere con un drink in modo easy, come scusa per “darsi un tono” in società e muovere in primi passi nel magico mondo della notte… Per questo capitolo ho assaggiato il “Vodka Redbull” che tradisce il nome che porta, infatti qui si parla di una vodka miscelata a dovere aromatizzata alla carne essiccata. Il terzo capitolo della serata era il vessillo dell’alchimista (o sedicente tale), un’idea apparentemente semplice che però stupisce ogni volta: l’”Infinity Jar”, ovvero quei bellissimi grandi contenitori di vetro con tappo e rubinetto dosatore che vengono periodicamente riempite dall’alto creando dei blend unici, ogni volta una sorpresa perché sempre differenti. Nel capitolo ulteriore della vita e della professione, nella contemporaneità dei gesti, non si poteva lasciare indietro l’etica, il riciclo, il senso del rispetto e salvaguardia delle materie prime così come il valore degli scarti. Ho pensato a questo punto a “Circle of Life” ovvero l’attenzione verso le materie prime e alla loro “second chance”: tutti gli agrumi, elementi organici, possono rinascere dopo la spremitura con la distillazione che realizziamo in proprio nel nostro laboratorio dietro le quinte del bancone per un reale “impatto zero” e concentrare, questa volta egoisticamente, i sapori e profumi con l’estrazione. Mi sono poi cimentato, in tempi più recenti, diciamo della maturità, nella ricerca dell’equilibrio, del bilanciamento, per tendere alla stabilità. Il risultato nel bicchiere? Una selezione di drink che hanno come diktat le proporzioni degli ingredienti uguali 100  a 100.

    Per questo capitolo ho assaggiato il “Long Health” (nella maturità si cerca sempre di rimanere il più a lungo in salute, no?) a base di bergamotto (Liquore Italicus), gin Botanist, cicccolato verde (bianco aromatizzato, sul bordo del bicchiere), Amaretto alla zucca…

    Per concludere. Un posto dove tornerò sempre, una lista a prezzi corretti, una cultura di base molto stimolante, perché il bere miscelato è anche cultura….

    23 Ottobre 2020 0 commento
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    DA VITTORIO A SHANGHAI RAGGIUNGE LE DUE STELLE DELLA ROSSA ASIATICA
    Ristorazione&Ospitalità

    DA VITTORIO A SHANGHAI RAGGIUNGE LE DUE STELLE DELLA ROSSA ASIATICA

    Di Redazione Witaly 23 Ottobre 202023 Ottobre 2020
    scritto da Redazione Witaly

    Siamo contenti per questo nuovo traguardo della famiglia Cerea, che in un solo anno e mezzo conquista la seconda stella Michelin nella nuova edizione asiatica della Rossa. Da Vittorio a Shanghai raggiunge alti livelli anche fuori dall’Europa, che con le tre della storica insegna a Brusaporto e due con il ristorante di St. Moritz, salgono a sette stelle.

    Obiettivi che sono stati raggiunti anche grazie ai nostri già Emergenti. Soddisfatti della squadra in cucina guidata da Stefano Bacchelli, già EmergenteChef  per la selezione nel 2016, e in Sala da Enrico Guarnieri premiato come miglior EmergenteSala 2018. Un’esperienza che li ha formati professionalmente e che ha permesso ai ragazzi di farsi conoscere,

    Dopo un periodo di stop, che ha coinvolto tutto il mondo, lo staff  di Da Vittorio si è impegnato ancora di più per portare al meglio il concetto di gastronomia ed accoglienza. Questo grazie alla passione per il proprio lavoro e per la ristorazione, esaltando sempre la materia prima con una solida tecnica e una perfetta sintonia tra cucina e sala.

    La brigata è composta da 70 elementi, tra italiani e non : come il sous chef Francesco Bonvini, il pastry chef Frederic Jaros e la front office manager Anna Rota .Il  general manager Levi Fu, il sous chef Tom Yuan, il panetterie Tony Tan, il maître Peter Tian, i sommelier Declan Tang ed Emanuele Restelli.

    Stefano Bacchelli EmergenteChef

    Enrico Guarnieri EmergenteSala

    23 Ottobre 202023 Ottobre 2020 0 commento
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    Vinea Domini riparte dal territorio con i vini Friccicore e Luccicore
    Witaly

    Vinea Domini riparte dal territorio con i vini Friccicore e Luccicore

    Di Redazione Witaly 22 Ottobre 202022 Ottobre 2020
    scritto da Redazione Witaly

    Il territorio riparte da Vinea Domini, progetto ideato da una grande e storica cantina dei Castelli Romani per valorizzare i vini del Lazio: la Gotto d’oro. Nascono con questi essenziali presupposti i nuovi vini “Friccicore” e “Luccicore”, entrambi del brand ideato per identificare le qualità vitivinicole della regione. “Friccicore” e “Luccicore” sono rispettivamente un bianco con sentori di mela e fiori d’arancio prodotto con la Malvasia del Lazio, noto vitigno autoctono, e un rosato inedito prodotto con uve Syrah dagli intensi profumi di rosa e melograno. Queste due etichette hanno la peculiarità di essere dei vini mossi, vivaci. Queste caratteristiche li rendono unici nel loro genere e assolutamente adatti per essere i compagni perfetti per un aperitivo e non solo. Aspetti che li rendono vini perfetti non solo d’estate ma anche nelle altre stagioni. “Friccicore” e “Luccicore” sono due nomi affatto casuali, che rispecchiano la natura del progetto Vinea Domini di rimanere radicati sul territorio del Lazio e di Roma. In entrambi è presente il richiamo alla genuina romanità con la desinenza dialettale “core”. “Luccicore” è stato scelto per esaltare la luminosità di questo prodotto. Mentre “Friccicore” è un preciso richiamo all’espressione tipicamente romanesca, che sta a significare briciolo ed è utilizzata per indicare una breve ma piacevole sensazione che pervade ed inebria l’animo nei momenti particolarmente emozionanti. Come dimenticare la canzone “Tanto pè cantà” di Ettore Petrolini e l’espressione di Alberto Simeoni “Me sento ‘n friccico ner core”….?

    “Friccicore” e “Luccicore” racchiudono la volontà di declinare insieme gusto, sapore e amore per il proprio territorio. La mission di Vinea Domini, infatti, è proprio quella di dare il giusto riconoscimento ai vini che nascono nel Lazio.

    22 Ottobre 202022 Ottobre 2020 0 commento
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